Calcio Serie C – Mantova, mister Lauro già al lavoro: “Più serenità, meno pressioni”

Maurizio Lauro tra il ds Battisti e il vicepresidente Garzon
Maurizio Lauro tra il ds Battisti e il vicepresidente Garzon

MANTOVA Dunuqe, riecco Maurizio Lauro. La sua avventura sulla panchina del Mantova si era conclusa lo scorso dicembre, all’indomani del deludente 0-0 casalingo con la Pro Patria. E dalla stessa Pro Patria, cui i biancorossi renderanno visita sabato prossimo, riparte. Esonerato Giuseppe Galderisi, il Mantova ha deciso di riaffidarsi al tecnico campano, che nelle due giornate rimanenti avrà il compito di centrare la salvezza. Lauro ha diretto il suo primo allenamento della “nuova era” nel pomeriggio di ieri, in un Martelli blindato e sorvegliato da un agente di polizia per scongiurare eventuali disordini dei tifosi (che, peraltro, non ci sono stati). Dopodichè si è concesso a giornali e tv, affiancato dal ds Alessandro Battisti e dal vicepresidente Gianluca Garzon.
Lauro è lo stesso di prima: pacato nei modi, essenziale nei concetti espressi, consapevole della difficoltà del momento. Non pensa ad altro, e lo si evince dalla prima risposta che dà, sul tema spinoso dei rapporti con la piazza. «Non ci eravamo lasciati bene? Ora non conta – puntualizza – . Ora conta solo la salvezza del Mantova ed io ce la metterò tutta. Ci aspettano due partite in cui dovremo dare di tutto e di più». Il tecnico campano racconta di aver ritrovato «una squadra un po’ scarica dopo gli ultimi risultati, ma vogliosa e determinata di raggiungere la salvezza». A distanza di mesi, riconosce che il suo esonero «ci poteva stare, anche se motivato da ragioni più psicologiche che tecnico-tattiche»; e afferma di essersi lasciato «molto bene con i ragazzi, tanto che pure loro all’epoca erano dispiaciuti».
Lauro ha ben chiaro cosa serve in questo rush finale: «Cercherò di restituire ai ragazzi serenità e certezze dal punto di vista tecnico-tattico-mentale. La mia precedente esperienza mi ha insegnato che questa squadra non regge tanto le pressioni, per cui proverò a darne il meno possibile. Il concetto di fondo è molto semplice: il nostro destino dipende da noi. Al momento siamo salvi e dobbiamo cercare in tutti i modi di mantenere questa posizione. Ho visto la partita con la Pergolettese e, come dicevo, ho avuto l’impressione di una squadra un po’ scarica. Il modulo? Nel girone di ritorno il Mantova ha quasi sempre adottato il 4-2-3-1. Potrebbe essere una soluzione, valuteremo». Lauro, infine, non si è mostrato troppo sorpreso dalla sua “richiamata”: «Considerando la conoscenza che avevo del gruppo – ha ammesso – ci poteva stare». A lui, ma soprattutto ai giocatori, il compito di metterla a frutto.