Calcio Serie C – Mantova, per salvarsi servirà un’altra tempra

MANTOVA Delusione e timore, per non dire paura. Ma, si spera, anche consapevolezza e voglia di reagire. Sono questi i sentimenti che albergano sul pianeta Mantova dopo la sconfitta per 1-0 subita a Zanica, nell’andata dei play out con l’Albinoleffe. Per “pianeta Mantova” intendiamo squadra, dirigenza, staff tecnico, tifoseria. Quest’ultima non ha nascosto la propria delusione sui social, com’è normale che sia. Ma, da quanto visto a Zanica, la volontà di spingere la squadra fino all’ultimo secondo della gara di ritorno c’è tutta.
Il fatto è che, come si è visto una volta di più a Zanica, puoi avere tutto il sostegno che vuoi ma poi in campo ci vanno i giocatori. Dunque è da loro e da chi li guida (mister Mandorlini) che deve arrivare quel che non si è visto nella gara d’andata. Qui torniamo ai sentimenti di cui sopra. Se è normale che tra il pubblico serpeggino delusione e paura, tutt’altro spirito deve regnare nel gruppo squadra. Le parole di Guccione e De Francesco nel post-gara, da un lato fanno ben sperare: “sabato non possiamo sbagliare”, “dobbiamo reagire”, “non siamo assolutamente contenti”. Sono parole che segnalano consapevolezza. Anche in questo caso, però, c’è il rovescio della medaglia: quanto queste parole sono effettivamente sentite? E quanto invece appartengono al classico repertorio? La questione è tutta qui. E coinvolge tutti: da Mandorlini all’ultimo dei giocatori. Perchè è da loro, e soltanto da loro, che dipende il destino del Mantova. E, per quanto visto a Zanica, di consapevolezza forse non ce n’è abbastanza. Non tanto per l’approccio alla gara, che è stato convincente. Bensì per la reazione, davvero deludente, allo svantaggio. D’accordo, l’errore di Tosi è stato determinante. Così com’è vero che i dettagli, in queste partite, fanno la differenza. Però c’erano 60 minuti a disposizione per recuperare, o perlomeno provare a farlo. Nel Mantova è mancato quel furore agonistico che ci si attenderebbe in simili frangenti. La capacità di reagire allo svantaggio è sempre stato uno dei punti deboli dei biancorossi in questa stagione. Evidentemente nemmeno Mandorlini è riuscito a correggerlo, o perlomeno non abbastanza (vedi anche la partita col Padova).
«Abbiamo le possibilità per salvarci», dice ancora capitan Guccione. Vero: in fondo sabato basterà una vittoria, con qualsiasi punteggio. Ma anche questa dichiarazione, sentita e risentita, oggi è diventata “pericolosa” perchè rischia di trasmettere eccessiva sicurezza. Il Mantova dovrà guadagnarsi tutto quello che cerca. Con spirito, atteggiamento, volontà e forza diversi da quelli mostrati fin qui. La salvezza è possibile, sì. A patto di sudarsela davvero. E non darla per scontata.