Calcio Serie C – Mantova, quanti progressi in un mese

MANTOVA I numeri non mentono. E se la classifica ancora fatica a riconoscerlo, certificano gli indubbi progressi del Mantova nell’ultimo mese di campionato rispetto a quella partenza da incubo. Lo 0-0, strappato con le unghie e con i denti in inferiorità numerica alla FeralpiSalò, è solo l’ultimo di una serie di risultati che testimoniano il buon lavoro di Nicola Corrent. E la crescita di una squadra comunque ancora migliorabile. Per carità: nulla di trascendentale, tant’è vero che, come dicevamo, la classifica ancora pone i biancorossi in zona play out, a -2 dalla salvezza. Quanto basta, tuttavia, per provare a chiudere il 2022 in attivo, magari concedendosi qualche exploit.
Dicevamo dei numeri. Quella con la Feralpi è stata la 14esima partita di campionato. Ebbene, i progressi del Mantova sono tangibili dividendo in due parti il cammino dei biancorossi: le prime 7 giornate e le ultime 7. Nelle prime 7, Guccione e compagni hanno raccolto solo 5 punti, frutto di una vittoria (Trento) e due pareggi (Pro Sesto e Virtus Verona), a fronte di ben quattro sconfitte (Sangiuliano, Novara, Pro Patria e Lecco). Nelle ultime 7 il bottino di punti è raddoppiato: 10, frutto di tre vittorie (Pordenone, Pergolettese e Arzignano) e un pareggio (FeralpiSalò), a fronte di tre sconfitte (Vicenza, Triestina e Piacenza).
Incredibile ma vero, risulta in attivo (sia pur di poco) anche il bilancio dei gol segnati: 6 nelle prime 7 gare, 8 nelle ultime 7. Nulla di che: i limiti sottoporta dei biancorossi sono ancora lì, evidentissimi. L’assenza di una prima punta di peso, com’era Monachello, si avvertirà almeno fino a gennaio, quando la società tornerà sul mercato. Una scelta obbligata, dato che Rodriguez appare fisicamente ancora troppo fragile e vulnerabile. Certo, nell’attesa, qualche guizzo in più da parte degli attaccanti attualmente in rosa (Guccione, Mensah, Yeboah, Paudice) non guasterebbe.
Il dato più eclatante, che testimonia la crescita del Mantova, è però quello dei gol subiti. Ben 14 nelle prime 7 partite, “solo” 8 nelle altre 7. Le virgolette non sono casuali: il numero resta alto, tant’è vero che la retroguardia biancorossa resta la quarta peggiore del girone. Ma va sottolineato lo zero delle ultime due gare con Arzignano e FeralpiSalò, due avversarie comunque di alta classifica. La prova migliore in tal senso è avvenuta proprio contro la Feralpi. Anche a Verona con la Virtus, il Mantova giocò buona parte del match in 10: prese gol nel finale, mentre con i gardesani non è successo. Conforta la crescita dei giovani Matteucci e Ceresoli, ma anche di Iotti (a parte l’espulsione di sabato). E merita una segnalazione di merito Panizzi, fuori lista nelle prime partite e provvidenzialmente reintegrato in seguito: subentrato a freddo contro la Feralpi, dopo l’espulsione di Iotti, ha dato prova di grande solidità e sicurezza (del resto, non dimentichiamoci che è uno degli elementi più esperti della rosa di Corrent).
Ora, però, bisogna in qualche modo accelerare. C’è bisogno del classico colpaccio che non ti aspetti, tipo Pordenone. Un’impresa che, oltre a un salto di classifica, porti anche un pieno di autostima, scaldando ulteriormente ambiente e tifosi. Guarda un po’, domenica il calendario offre ai biancorossi la vetrina dell’Allianz Stadium e un avversario (oltretutto in gran forma) come la Juve NG. Hai visto mai che…