Calcio Serie C – Pagellone Mantova: il più bravo è Guccione

Filippo Guccione
Filippo Guccione

MANTOVA Tempo di pagelle in casa Mantova. La stagione si è conclusa con una tranquilla salvezza e l’eliminazione al primo turno nei play off: 39 partite in tutto, in cui c’è stato modo di vedere all’opera e valutare i 30 giocatori impiegati da mister Troise. Passiamoli in rassegna ad uno ad uno.
 Andrea Tozzo – Prima parte di campionato positiva. Fino all’espulsione di Pesaro, che spalanca la strada a Tosi facendogli perdere il posto. Deluso.  Voto: 6
 Riccardo Tosi – Stagione da film. In panchina per tutto il 2020, capitalizza al massimo il “rosso” a Tozzo in quel di Pesaro, nel giorno in cui è pronto a trasferirsi proprio alla Vis. Da lì in poi la maglia da titolare è quasi sempre sua. Qualche errore (Feralpi) e tante prodezze.  Voto: 6,5.
 Lorenzo Checchi – In minutaggio risulta secondo solo a Gerbaudo. Al netto di qualche giornata storta, è lui l’elemento più solido, esperto e continuo della retroguardia biancorossa.  Voto: 6,5.
 Davide Bianchi – Tra i più vivaci nella prima parte di stagione. Poi prende il Covid e alla lunga perde brillantezza, frenato anche da qualche acciacco fisico. Peccato.  Voto: 6,5.
 Alessio Milillo – Anche per il gigante abruzzese una stagione da dividere a metà: molto valida nella prima parte; in affanno nella seconda, dopo un lungo infortunio che lo condiziona oltremodo.  Voto: 6.
 Gianmaria Zanandrea – Più a suo agio da difensore centrale che da terzino. Soggetto a frequenti acciacchi fisici, termina comunque in crescendo.  Voto: 6.
 Rayyan Baniya – Stagione da incubo, compromessa nell’ordine da: una frattura alla tibia, un infortunio al legamento collaterale e uno al crociato. L’anno prossimo può andare solo meglio.  Senza voto.
 Erik Panizzi – Stagione priva di acuti. Tuttavia, la sua duttilità lo rende una delle pedine più preziose per Troise.  Voto: 6.
 Matteo Pinton – L’infortunio alla spalla gli fa saltare tutto il girone d’andata. Quando rientra lo fa col piglio giusto, pur se fra alti e bassi.  Voto: 6.
 Urban Zibert – A corrente alternata. Da incorniciare le doppiette al Martelli contro Perugia e Virtus Vecomp. Il secondo gol agli umbri è probabilmente il più bello della stagione biancorossa.  Voto: 6.
 Matteo Gerbaudo – Uno dei perni di questo Mantova, che giochi mediano o mezzala. Garantisce quantità e qualità, oltre che grinta e carattere. Poi, certo, qualche volta è andato in affanno pure lui. Ma la sua stagione resta complessivamente ottima.  Voto: 7.
 Lucas Martello – Il 20enne gioiellino del Verona, pur discontinuo come tutti i giovani, mostra piedi buoni e testa fina. Un talento che ci piacerebbe rivedere in biancorosso, con un anno di esperienza in più. Ma sarà difficile.  Voto: 6,5.
 Vincenzo Silvestro – Il buon “Gatto” ci aveva abituati bene in Serie D. Quest’anno è rimasto un po’ ai margini, con poche possibilità di mettersi in luce.  Voto: 5,5.
 Leonardo Mazza – Per l’ex Primavera del Bologna un paio di buone prove all’inizio, poi un infortunio, tanta panchina e qualche isolata apparizione alla fine.  Voto: 5,5.
 Alessio Militari – Non ha mai brillato particolarmente, però è sempre stato tenuto in considerazione da Troise. Stagione chiusa anzitempo per la rottura del crociato.  Voto: 6.
 Aleksejs Saveljevs – Spesso convocato nella nazionale lettone, al Mantova è partito titolare solo tre volte. Qualche fiammata e poco altro.  Voto: 5,5.
 Claudio Zappa – Oggetto misterioso. Spiccioli di partite a inizio campionato con gol spettacolare al Perugia. Poi più nulla.  Voto: 5.
 Simone Ganz – Nove gol nelle prime 13 giornate e uno solo nelle successive 25 (più il rigore nei play off). Annata contraddittoria, non semplice da giudicare. Ma l’impegno c’è sempre stato.  Voto: 6,5.
 Filippo Guccione – Capitano non per caso. Capocannoniere con 15 gol, ma anche simbolo di questo Mantova. Esempio di riscatto personale e di attaccamento alla maglia. Null’altro da aggiungere.  Voto: 8.
 Walid Cheddira – Indubbiamente la sorpresa dell’annata biancorossa. Al di là dei 9 gol (che potevano essere di più) e dei tanti rigori procurati, conquista tutti (compreso patron Setti) per spirito di sacrificio e abnegazione. La società proverà a trattenerlo.  Voto: 7.
 Davide Di Molfetta – Molto stimato da Troise per la sua versatilità, parte a razzo con due gol splendidi al Matelica e al Fano. Poi, condizionato da qualche problema fisico, il suo rendimento si fa meno appariscente. Ma non per questo meno utile. Rinnoverà il contratto a breve.  Voto: 6,5.
 Michele Vano – Bersagliato dalle critiche e mai a suo agio. Inevitabile l’addio a metà stagione.  Voto: 5.
 Gianmarco Zigoni – Il sostituto di Vano fa, se possibile, ancora peggio, nonostante una carriera più che discreta. Corpo estraneo.  Voto: 5.
 Simone Rosso – A Padova segna il suo unico gol e ne sbaglia un altro clamoroso. Da lì si spegne, fino al trasferimento in gennaio alla Casertana.  Voto: 5.
Come per Baniya, non assegniamo voti agli altri biancorossi che hanno messo assieme meno di 10 presenze, il più delle volte subentrando negli ultimi minuti: Federico Tosi (oggi alla Primavera del Bologna), Esposito, Cortesi, Sane, Moreo e Nappi. È tutto. Chiudiamo il registro e arrivederci a settembre.