Iste liber est, i codici miniati dal Polirone in mostra alla biblioteca Teresiana

MANTOVA È un valore storico e culturale inestimabile quello esposto nella mostra Ister liber est, codici miniati da Polirone alla Teresiana, aperta ieri nelle sale storiche della biblioteca mantovana. Prima di inaugurare l’esposizione, necessaria la presentazione del terzo volume del Catalogo degli scritti Polironiani, frutto di un lavoro partito oltre trent’anni fa e preziosa testimonianza della conoscenza raccolta nei secoli, come illustrato dal responsabile dei servizi bibliotecari Cesare Guerra, dall’assessora comunale Paola Nobis e dalla dirigente del settore biblioteca e archivi Irma Pagliari. E l’archiviazione dei volumi storici non è attività da dare per scontata, come posto in evidenza da Massimiliano Bassetti dell’Università degli Studi di Verona. Si tratta di mantenere in vita e mappare un patrimonio che in Italia è naturalmente sconfinato e costituisce un sostegno alla civilizzazione del Paese. In manoscritti presi in esame sono quelli provenienti dallo scriptorium e dalla biblioteca del monastero di San Benedetto in Polirone nel 1797, a seguito delle soppressioni monastiche napoleoniche e conservati poi nella storica biblioteca cittadina. Il lavoro di catalogazione, ha sottolineato il curatore Paolo Golinelli è partito negli anni Ottanta, inserendosi nella storia del monastero di San Benedetto Po. Il primo volume di catalogazione è stato pubblicato nel 1998, il secondo nel 2010 ed è ora edito il terzo. Resta adesso da completare la vera e propria storia polironiana, nel Medioevo e nell’età moderna. Il curatore Corrado Corradini ha spiegato il problema relativo all’identificazione dei testi all’origine, per cui si è reso necessario leggerli e verificarli tutti. Non esistendo più un registro dei manoscritti, la provenienza polironiana è stata in alcuni casi riconosciuta dalla rilegatura, altre dalle note di possesso. Un lavoro lungo, certosino e impegnativo è stato, insomma, essenziale per arrivare ai risultati raggiunti e portati al pubblico.
Dopo la presentazione del catalogo è stata inaugurata la mostra Iste liber est, curata da Giuseppa Zanichelli, che resterà aperta in Teresiana fino al 4 maggio.
Sono 34 i codici miniati in esposizione, a fronte degli oltre 300 volumi portati dal Polirone. Si tratta dei manoscritti di maggiore impatto visivo, ma tutte le opere curate nel monastero di San Benedetto sono di grande pregio e di alta fattura. I tomi permettono di ripercorrere la memoria della storia culturale e spirituale del monastero, dal XI al XVII secolo. Il periodo di massima attività in scriptorium, ha chiarito Zanichelli, risale alla lotta per investiture e alla contesa tra Enrico IV e Matilde di Canossa. Dopo una riduzione dell’attività, la grande tradizione della miniatura torna a fiorire nel 1400, andando progressivamente a diminuire dopo l’invenzione della stampa.
Gli organizzatori della mostra si stanno impegnando affinché si possano realizzare visite guidate per le scuole, oltre che per tutti gli interessati. Per informazioni sull’esposizione il numero è 0376 338450, mail biblioteca.comunale@comune.mantova.gov.it. Ilperf