Calcio Serie C – Parla Masiello: “Mantova, prima la salvezza. Poi spazio ai rinnovi”

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Mantova Torna a parlare il presidente del Mantova, Ettore Masiello. Il numero uno di viale Te traccia una sorta di bilancio di quanto visto fino a questo momento dopo le ultime gare dei virgiliani, a quattro giornate dal termine del campionato. E’ ancora tutto in gioco, soprattutto in ottica salvezza. Il Mantova ora è atteso da quattro finali in cui è costretto a totalizzare il maggior numero di punti possibili per cercare di chiudere la pratica già con lo scontro diretto di Pasqua a Busto Arsizio e non dover penare fino alla sfida conclusiva del Martelli, il 24 aprile, contro la Pro Vercelli.
C’è ancora un po’ di amarezza per come è finita la sfida contro la Virtus Verona?
«Un po’ sì – ammette Masiello – anche se alla fine il risultato è giusto. Eravamo stati bravi a riportarci in vantaggio e pensavamo che si potesse portare a casa la vittoria. Ma in questa fase del campionato tutti i punti sono importanti e quindi ci prendiamo questo pareggio».
Sembra di rivivere le sensazioni post Fiorenzuola: due pareggi in altrettanti scontri diretti, quattro punti persi che avrebbero potuto regalare una classifica differente…
«E’ vero, ma siamo in una fase del campionato strana nella quale le squadre danno sempre il massimo. Siamo arrivati a 39 punti, che sembrava potessero bastare per raggiungere l’obiettivo. Non è così, dobbiamo guardare avanti».
La squadra sta mostrando l’identità aggressiva costruita da Galderisi. Quali fattori ne hanno condizionato il cammino?
«Non vogliamo che diventino degli alibi, però abbiamo avuto la tempesta Covid che a gennaio ci ha tolto 17 giocatori. La gestione del lavoro sul campo non è stata per niente facile. E nelle ultime due settimane quest’influenza che ha ridotto all’osso la rosa. Non siamo stati per niente fortunati, nemmeno sul fronte degli infortuni».
In mezzo un calendario fitto d’impegni, con la Lega che ha voluto preservare più i suoi interessi che quelli delle società e degli atleti…
«Noi presidenti avremo un incontro in Lega la prossima settimana in cui si parlerà di questo. Capiamo che ci sia un discorso legato ai playoff, però molte squadre, non solo noi, hanno avuto diverse difficoltà. Giocare di mercoledì alle 14.30 è complicato per i tifosi e di conseguenza ci perdono anche le società».
Torniamo al campo: l’acquisto di Monachello è stato determinante…
«Siamo molto contenti. Sta dimostrando l’umiltà e l’umanità che abbiamo riscontrato in lui quando è arrivato a gennaio. Si voleva mettere in gioco e insieme abbiamo accettato la sfida. Un ragazzo fantastico».
Monachello sarà un punto fermo del Mantova della prossima stagione?
«Il ds è sempre al lavoro. Sappiamo bene i suoi valori e quelli di altri giocatori che abbiamo in rosa, ma prima bisogna pensare al campo e a conquistare la salvezza».
C’è quindi la volontà da parte del club di ripartire da alcuni leader di questo Mantova, oltre a Monachello?
«Avremo tutto il tempo per fare le riflessioni, ma mi sembra che molti giocatori abbiano espresso, sia in campo che a parole, la volontà di rimanere. Ci sarà modo di pensare a questo, a bocce ferme».
E Galderisi?
«Anche per il mister vale lo stesso discorso».
Sul fronte Setti si è mosso qualcosa? Resterà ancora al timone del Mantova?
«Ci sono ancora due anni per pensarci. E non è questo il momento per farlo».