Calcio Serie C – Pierobon carica il Mantova: “E’ l’ora del salto di qualità”

Christian Pierobon
Christian Pierobon

MANTOVA Ventun anni il prossimo 26 marzo, nativo di Feltre, Christian Pierobon si è rivelato finora il giovane più interessante nel “parco quote” del Mantova. Diremmo un punto fermo, come dimostrano le 19 presenze (con 3 gol) sommate fino a questo momento. In prestito dal Verona, conosce Corrent come pochi. «È vero – conferma – . Tra U17 e Primavera, questo è il quinto anno che mi alleno con lui. Ho un bel rapporto col mister e il suo gioco mi piace».
Qual è il consiglio più frequente che ti dà?
«Gli danno fastidio le palle perse. Quindi mi esorta spesso a rimanere il più possibile “dentro” la partita».
Come giudichi finora il tuo campionato?
«Sono soddisfatto. Da subito mi sono trovato bene con i compagni, soprattutto i più esperti che non mancano di darmi qualche dritta».
Hai già segnato 3 gol: è un buon bottino, no?
«In realtà i tecnici dello staff mi dicono che posso e devo migliorare sotto questo aspetto. Di solito ne faccio almeno 4-5 a stagione».
In cosa ti senti migliore rispetto a inizio stagione e in cosa devi progredire?
«Mi sento cresciuto come persona. Inoltre penso di aver migliorato la fase difensiva, e di ciò sono contento perchè vorrei diventare il più completo possibile. Dall’altra parte so che devo progredire nella gestione della palla».
In quale partita ti sei piaciuto di più?
«Con l’Arzignano ho segnato il gol decisivo, ma la migliore è stata Mantova-Pordenone».
Hai un calciatore di riferimento?
«Guardo e cerco di prendere da tutti. Quand’ero piccolo stravedevo per Kakà».
Ci dici una cosa che ti ha colpito di Mantova?
«L’entrata della città: veramente bella».
Veniamo alla squadra: cos’è successo a Trento?
«È uscita una partita sporca, e noi non siamo stati pronti a fare “quel” tipo di gara. Anche le precarie condizioni del campo ci hanno condizionato, ma questo ovviamente non ci giustifica».
Cosa trarre da quella partita?
«Che in quel tipo di gare bisogna metterci maggiore determinazione e cattiveria. Bisogna far meglio con la palla tra i piedi, e poi in fase difensiva e a livello di aggressività».
Perchè il Mantova è così discontinuo?
«Ce lo chiediamo pure noi. Purtroppo quelle tre sconfitte iniziali ci hanno un po’ condizionati. Ci siamo ripresi, ma ora bisogna fare il salto di qualità per toglierci definitivamente dalla zona pericolosa».
Domenica arriva il Lecco…
«Squadra difficile, il quarto posto in classifica parla da solo. Ma noi abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte».