Calcio Serie C – Verso Trento-Mantova con divieto per i tifosi biancorossi

MANTOVA A meno di clamorosi e al momento improbabili ribaltoni, il Mantova giocherà sabato a Trento senza la spinta dei propri tifosi, per motivi di ordine pubblico. Anche ieri un nulla di fatto: la riunione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive è stata rimandata a questa mattina. Per l’intera giornata si sono susseguiti contatti tra le Questure di Mantova e Trento alla ricerca di un compromesso, che però non è stato trovato. Come vi abbiamo rivelato ieri, i timori dal fronte trentino avrebbero origine dalla volontà degli ultras mantovani di raggiungere la città in treno, sfilando poi per le vie della città. Un’eventualità, questa, che costringerebbe la Questura trentina a un dispiegamento di forze imponente per garantire l’ordine pubblico. Da qui la spinta per vietare del tutto la trasferta ai mantovani, come già accadde lo scorso anno.
Sul fronte virgiliano, monta ovviamente il malcontento, espresso soprattutto sui social. Il Mantova ha diramato un comunicato, peraltro scritto con toni garbati e concilianti, nel quale “rende noto di essere in attesa di ricevere informazioni ufficiali da parte delle autorità competenti. Auspichiamo – si legge – una soluzione positiva della vicenda affinchè vengano garantiti, anche sabato come avvenuto finora sin dall’inizio del campionato, entusiasmo e passione della città e della nostra tifoseria”.
I tifosi, dal canto loro, non si arrendono. Il Centro di coordinamento Mantova Club, che ha già raccolto adesioni per ben tre pullman, conferma la posizione illustrata da martedì. Ovvero “trasformare la trasferta in una gita”. “Trento – osservano i referenti del Ccmc – è una città ricca di spunti architettonici e culturali, a cui si può affiancare una cucina tipica di buona tradizione, per cui potrebbe essere un buon sabato di svago”. Ieri sono usciti allo scoperto anche gli ultras della Te con il seguente messaggio affidato ai social: “Data l’incertezza sulle modalità di vendita dei biglietti a pochi giorni dalla partita, e con un sempre più probabile e immotivato divieto di trasferta, invitiamo tutti i mantovani a partire comunque per Trento! Potranno anche vietarci l’accesso al settore ospiti dello stadio, ma non ci potranno vietare di accedere alla città! Se non potremo seguire la nostra squadra nel settore che ci spetta, troveremo un’alternativa per seguirla e sostenerla!”.
Questa alternativa sarebbe arrivare a Trento e sostenere la squadra dall’esterno dello stadio Briamasco (era già accaduto in un paio di trasferte in Serie D). Ma non dovrebbe questo, agli occhi delle forze dell’ordine trentine, costituire fonte di altrettanta (se non maggiore) preoccupazione per l’ordine pubblico? E allora: non sarebbe forse più logico concedere a 500 tifosi mantovani l’accesso allo stadio, dove la sicurezza sarebbe garantita più che in ogni altro posto? È su queste domande che si sta riflettendo.