Calcio Serie D – Bertozzini: “Mantova, testacoda decisivi nella corsa alla C”

Andrea Bertozzini
Andrea Bertozzini

Mantova Penalizzato dalla scelta di Morgia di impiegare le quote in difesa,  Andrea Bertozzini non ha avuto molte occasioni finora di partire titolare. Eppure assomma 17 presenze su 20 partite, segno che viene tenuto in grossa considerazione dal tecnico biancorosso, il più delle volte da subentrato nel secondo tempo. Domenica a Olginate, complice la squalifica di Baniya, Andrea potrebbe tornare a giocare dal primo minuto: «Non lo so – dice lui – , deciderà il mister. Io sono a disposizione».
 Andrea, domenica scorsa il Mantova è tornato da solo in testa. Te l’aspettavi?
«No, doveva essere un turno facile sia per noi che per il Como, e invece i lariani sono stati bloccati dall’Olginatese».
 Cosa significa?
«È un segnale che ci invita a stare sull’attenti. Sempre».
 Voi, però, non avete mancato l’appuntamento coi tre punti…
«Vero. Ma quella con lo Scanzorosciate è la classica partita che rischi di pareggiare per non essere riuscito a chiuderla».
 È il limite più grosso da correggere?
«Si può sempre migliorare. Però credo che, quando crei tante occasioni e magari colpisci tre pali come ci è successo domenica, sia difficile rimproverarsi qualcosa. E se crei tanto, il più delle volte vinci».
 A Olginate tre punti obbligatori?
«Non c’è niente di obbligatorio. Noi dobbiamo pensare a giocar bene, alla prestazione».
 Cosa temi di più del match di domenica?
«Beh, intanto l’avversario: ha appena fermato il Como e avrà il morale a mille. L’Olginatese ha giocatori aggressivi, che imposteranno la partita sulla forza fisica. E poi attenzione all’ambiente: giocano in casa, sarà un ostacolo in più per noi».
 Come vedi il duello col Como?
«Secondo me durerà fino a fine campionato, perchè sia noi che loro siamo attrezzati per questo. Entrambe le squadre stanno facendo qualcosa di straordinario».
 Inciderà di più la tenuta fisica o mentale?
«Sarà più una questione di testa. E saranno decisive le partite contro le squadre di bassa classifica. L’1-1 di Como-Olginatese insegna».
 A questo proposito, dopo lo Scanzorosciate e l’Olginatese, affronterete l’Ambrosiana, un’altra piccola…
«È un terzetto di partite molto importante. La prima l’abbiamo superata; dobbiamo mantenere lo stesso atteggiamento nelle altre due».
 Come stai vivendo questa stagione? Lo scorso anno eri titolare fisso, ora no…
«Anche se gioco meno, sento la fiducia del mister. Sono contento per questo».
 Ma ti pesano le panchine?
«Naturalmente a tutti piacerebbe giocare sempre titolari. Però, con i cinque cambi a disposizione, c’è posto per tutti. L’importante è farsi trovare pronti quando c’è bisogno».
 Segnare non è il tuo mestiere, eppure nelle ultime cinque stagioni in gol ci sei sempre andato, almeno una volta. Quest’anno non ancora…
«È vero, ma non mi pesa più di tanto. Anche perchè i nostri attaccanti sono talmente bravi che per segnare non c’è bisogno di me!».
 Sei diventato papà a fine estate: come te la cavi?
«Bianca è… una bella avventura! Porta via tante energie fisiche, ma allo stesso tempo mi dà una forza incredibile. Con la sua nascita la mia stagione si è aperta come meglio non si poteva. A questo punto, spero che a maggio si chiuda con un’altra grande gioia…».