MANTOVA Torna nel Palazzo Ducale di Mantova la tela di Pieter Paul Rubens raffigurante Il Martirio di Sant’Orsola. L’opera, una delle più interessanti della pinacoteca accolta nella reggia dei Gonzaga, era volata in Giappone per una mostra. La straordinaria tela del maestro fiammingo era stata consegnata in prestito temporaneo al National Museum of Western Art di Tokyo in occasione della mostra Rubens and the Birth of the Baroque. Conclusa l’esposizione lo scorso 20 gennaio, l’opera sta rientrando “a casa” e verrà presto ricollocata presso la Sala degli Arcieri all’interno del percorso museale di Corte Vecchia per essere di nuovo apprezzabile dai visitatori. A questo proposito, riportiamo una dichiarazione del Direttore Peter Assmann: «La mostra di Rubens al Museum of Western Art di Tokyo è stata un grande evento per la cultura italiana perché ha ribadito il prestigio delle sue straordinarie collezioni d’arte. Il maestro fiammingo ha avuto una fondamentale fase di formazione in Italia e, proprio a Mantova, ha lavorato presso i Gonzaga prima di avviare la sua brillante carriera in Europa. Questo prestito sottolinea dunque l’importanza non solo di Palazzo Ducale ma anche di tutte le istituzioni museali italiane nel panorama internazionale». Il dipinto è una delle testimonianze più interessanti dell’attività di Rubens alla corte dei Gonzaga. Negli anni in cui il pittore fiammingo fu a Mantova, infatti, ebbe modo di maturare, di confrontarsi con le opere della collezione gonzaghesca e di diventare il Rubens che tutti conoscono oggi. Il dipinto è il bozzetto per la pala d’altare che avrebbe dovuto esser realizzata per la chiesa del convento di Sant’Orsola. Particolarissima è la sua storia: in basso a destra si nota, infatti, una mano con un fazzoletto, il tutto fuori scala. Si tratta del bozzetto del ritratto di Margherita Gonzaga d’Este, poi nascosto dall’attuale composizione ma ben visibile attraverso le analisi non invasive della tela.
