Calcio Serie D – Pecchini: “Mantova, non ti resta che… vincere”. I biglietti di curva tornano a 10 euro

Il vicepresidente del Mantova, Gianluca Pecchini
Il vicepresidente del Mantova, Gianluca Pecchini

Mantova La questione ripescaggio è archiviata. Comincia il mese di luglio, quello delle firme ma anche dei primi allenamenti della nuova stagione. Ne parliamo con il vicepresidente del Mantova  Gianluca Pecchini, in una chiacchierata che tocca varie tematiche.
 Pecchini, avete smaltito la delusione per il mancato ripescaggio?
«La possibilità di essere ripescati in C non l’abbiamo persa la scorsa settimana, bensì il 19 maggio perdendo la finale play off».
 Ma l’impedimento normativo vi era noto anche allora…
«Sì, ma sapendo di essere primi in graduatoria ci saremmo attivati per tempo in cerca di una soluzione. In ogni caso, tra 20 giorni comincia una nuova stagione: credo sia meglio per tutti voltare pagina e pensare al futuro».
 Futuro che vi vede con un obiettivo preciso da centrare…
«È evidente che non abbiamo alternative. Come ho già detto altre volte, questo sarà il terzo anno di un percorso iniziato nel 2017 e che prevedeva la conquista della Serie C. Non ci siamo riusciti nei primi due anni, dobbiamo farcela ora».
 Essere il Mantova comporta più onori o più oneri?
«Sicuramente più oneri. A maggior ragione in Serie D, dove hai tutti gli occhi puntati addosso, una forte pressione da sostenere e sei tenuto a vincere per te stesso, per il blasone e per i tifosi».
 Quanti abbonamenti vi aspettate?
«L’anno scorso, tra la campagna estiva e quella invernale, abbiamo toccato le 1.700 tessere. Mi auguro che ci si possa mantenere su questi numeri. Capisco che non è facile, ma la società farà di tutto per agevolare le sottoscrizioni».
 Abbasserete i prezzi?
«Penso rimarranno più o meno quelli, ma è ancora presto per parlarne. Di sicuro ridurremo il tagliando di curva per la singola partita: da 15 a 10 euro».
 Ha conosciuto mister Brando?
«Non ancora, ma il nome… da Oscar fa ben sperare! Battute a parte, era il profilo che cercavamo. Per il resto non voglio addentrarmi in considerazioni tecniche che non mi competono. Dico solo che per lui sarà una bella occasione».
 E tra i nuovi giocatori di cui si parla, chi la incuriosisce di più?
«Mi sembra che il vero colpo di mercato sia stata la conferma di gente come Scotto e Altinier, e degli altri ragazzi. L’organico verrà ovviamente integrato con altri giocatori, giovani di belle speranze e atleti d’esperienza».
 Sarà un Mantova più spumeggiante o più concreto?
«Una qualità non esclude l’altra. Mi auguro di rivedere un bel Mantova, come lo scorso anno, ma con una dose maggiore di cinismo e di mestiere».
 Da pochi giorni si sta occupando anche di settore giovanile: a che punto siamo coi lavori?
«Stiamo sistemando le varie caselle. Alcuni allenatori li abbiamo già annunciati, altri li stiamo individuando. Poi ci sarà da completare gli organici delle varie squadre e organizzare la scuola calcio. Inoltre prosegue l’iter per la realizzazione di Mantovanello, il centro sportivo che sorgerà al Migliaretto in collaborazione col Sant’Egidio San Pio X, e che fungerà da punto di riferimento per noi e per le altre società della provincia. È un progetto di prospettiva».
 Capitolo marketing: quali novità all’orizzonte?
«Il settore verrà potenziato con la creazione di una struttura ad hoc, che ci consentirà di allargare gli orizzonti. Ne riparleremo».
 Chiudiamo con la società. Si vociferava di un nuovo ingresso, ma anche di possibili cessioni di quote…
«Il progetto era nato sotto l’idea della condivisione. È evidente che, per crescere, le risorse economiche occorrono. Certo: c’è un azionista di riferimento e altri di minoranza, ma qui si tratta di costruire qualcosa di importante per il futuro e questo, a mio avviso, dovrebbe essere un elemento aggregante. Detto ciò, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni».