Milano Dovevano essere tre gli atleti in acqua ieri all’Idroscalo di Milano, nella gara internazionale di canoa velocità. Presenti squadre e campioni provenienti da tutto il mondo, come Nuova Zelanda, Estonia, Lettonia, Austria, Svizzera e Danimarca. Una sorta di banco di prova per i mondiali di Milano 2025. Le atlete virgiliane Chiara Nasi e Marianna Ballarini (quest’ultima in foto con Aimee Fisher) hanno sperimentato anche le barche multiple intersocietarie: peccato per lo juniores Andrea Alberini, che avrebbe dovuto competere oltre che in K1 anche in K2 con Andrea Brachitta, atleta del Caldonazzo. Purtroppo Andrea non ha potuto partecipare a causa di un incidente. Confidiamo tutti su un recupero il più rapido possibile. Ieri, nelle gare anticipate a seguito delle disposizioni del Coni in segno di lutto e di rispetto per la scomparsa del Santo Padre, le atlete della Lega Navale hanno conquistato già quattro finali per domani. In K1 500 Marianna supera brillantemente la prova a tempo, che prevedeva l’accesso alla finale solo per i primi nove piazzamenti; nella categoria Ragazze ottiene il quinto miglior tempo su 45 atlete presenti. In coppia con la rivale/amica Elena Sofia Patta del Circolo Nautico Oristano va in finale con un fantastico secondo piazzamento, dietro a un K2 di ragazze di un anno più grandi, conquistando il secondo tempo assoluto in entrambe le batterie. La terza finale garantita per domani sarà quella del k4 500 Ragazze intersocietario, che vedrà Marianna gareggiare assieme ad Elena Sofia Patta, Emma Poce (Tirrenia Todaro) ed Emma Borelli (Nazario Sauro). Chiara invece conquista la finale in K2 500 Senior femminile intersocietario, assieme a Viola Bonanno del Canoa Club San Giorgio. Emozionante l’incontro con Aimee Fisher, neozelandese plurimedagliata in competizioni mondiali e olimpiche. La campionessa neozelandese, oltre ad essere una grandissima atleta, si è dimostrata una splendida persona: ha accettato con entusiasmo la richiesta di Marianna e delle compagne di provare il K4 con loro. La canoa fa vedere campioni non solo nello sport ma anche nella vita.