Ciclismo U23 ed elite – Samuel Quaranta vince il “Mantovani”

L'arrivo vittorioso di Samuel Quaranta

Castel d’Ario Buon sangue non mente, si dice, e questa volta non solo non ha mentito, ma ha confermato che la classe, l’astuzia e la grinta si possono tranquillamente trasmettere da padre in figlio. Ieri a Castel d’Ario, in occasione del 33° Memorial Vincenzo Mantovani, a salire sul gradino più alto del podio, al termine di una fuga a tre di una quindicina di chilometri, è stato Samuel Quaranta, figlio del noto campione delle due ruote Ivan. A rendere la manifestazione ancor più entusiasmante ci ha pensato anche il giovane atleta mantovano Gianluca Cordioli del Sissio Team che nella volata del gruppo degli inseguitori si è distinto concludendo al 9° posto. Tutto come previsto, la classica casteldariere ha mantenuto fede a un copione che la vuole palcoscenico di grande prestigio. Prima del momento agonistico, come da tradizione una delegazione composta da organizzatori, dirigenti e campioni delle due ruote, in questo caso il patron Claudio Mantovani, il presidente dell’Uc Ceresarese Simone Pezzini, il presidente provinciale Fci Fausto Armanini e il campione olimpico Francesco Lamon dell’Arvedi hanno posto un mazzo di fiori sulla tomba del compianto Vincenzo Mantovani. Alle ore 14 i 200 atleti schierati sulla linea di partenza iniziano a pedalare e soprattutto a tenere alta l’attenzione degli sportivi. Fughe e controfughe sono regolarmente vanificate dal gruppo che lavora sodo per impedire cambi di programma. Cambio di programma che invece, avviene nel corso dell’ultimo giro lungo da 12,800 km. A fare l’andatura si portano sette corridori che sembrano aver trovato l’intesa anche perché tra i protagonisti vi sono più atleti della Zalf Fior. A una decina di chilometri dal traguardo si portano alla testa della corsa tre corridori ovvero: Samuel Quaranta del Team Colpack Ballan, Federico Guzzo ed Edoardo Zamperini, portacolori entrambi della Zalf Fior. Nel frattempo la pioggia inizia a condizionare la corsa al punto che i giudici decidono di dimezzare il numero dei giri corti da 4 km, da 4 a 2. Questo permette al trio al comando di allungare sugli inseguitori e nel finale Quaranta, per evitare di restare intrappolato dal gioco di squadra dei due avversari, parte all’attacco e riesce a centrare il bersaglio grosso. La piazza d’onore va a Guzzo, mentre il compagno di squadra Zamperini occupa l’ultimo gradino del podio. La volata di gruppo per il 4° posto si tinge sempre dei colori rossobiancoverde grazie all’esperto Alberto Bruttomesso.
Paolo Biondo