Il personaggio – Alice Rocco, l’astro nascente del tiro a segno virgiliano

Mantova “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto”, questo recita il proverbio messicano che ha contribuito a rendere celebre uno dei film di Sergio Leone. Concetto condivisibile, a meno che la persona con la pistola non sia Alice Rocco. La giovane di San Giorgio, tesserata per il Tsn Mantova, 20 anni il prossimo dicembre, è vice campionessa italiana di tiro a segno nella categoria juniores, specialità P10. Il 26 settembre scorso ha disputato una gara importante e per un solo punto non ha raggiunto il gradino più alto del podio. «Ho sparato – dice Rocco – per la prima volta nel 2018 al poligono di Mantova, quando mio padre, quasi per scherzo, mi ha portata ad usare la mia prima pistola. Da quel momento è nata la mia passione». Da allora la giovane sportiva ha iniziato ad allenarsi quattro volte a settimana per più di due ore ogni volta. Conclusi gli studi alla scuola alberghiera di Mantova, ha iniziato a lavorare nella ristorazione come barista e, da pochi giorni, come personale di sala presso “La bottega dello Speziale” in città. Nonostante la stanchezza e gli impegni lavorativi non smette mai di allenarsi e nutrire il suo sogno. «Vorrei entrare nel gruppo sportivo della Marina Militare, oppure in quello dei Carabinieri per continuare a coltivare la mia passione». E’ stata un’estate impegnativa quella di Alice, sia dal punto di vista sportivo, che da quello umano. E’ single da agosto, dopo il fidanzamento con il campione italiano di tiro a segno nella specialità PS. La Rocco, lo scorso maggio, durante le qualificazioni ai Campionati Italiani, ha eguagliato il record italiano di P10; nel mese di luglio, in Svizzera, si è classificata prima nella specialità PSP e ha raggiunto il secondo posto nella P10. La “PSP” è una specialità di tiro con pistola sportiva calibro 22, invece la “P10” è una specialità in cui si utilizza la pistola ad aria compressa. Per seguire il suo obiettivo, Alice Rocco ha dovuto combattere anche contro i pregiudizi legati all’uso delle armi, seppur in ambito sportivo. «Questa vittoria – dice la campionessa – è stata ancora più soddisfacente perché ho potuto dimostrare di avere delle grandi potenzialità in questa disciplina a chi non credeva in me, come una mia professoressa che a scuola mi diceva di curare più lo studio e di mollare “quello sport”». Certo sono d’obbligo anche alcuni ringraziamenti a chi invece l’ha sempre sostenuta. «Dedico la mia vittoria a mio nonno, purtroppo scomparso, che ha sempre creduto in me, come anche i miei famigliari. Voglio anche ringraziare il mio allenatore Lorenzo Secchiati». Alice Rocco ha iniziato anche ad allenare due giovani promesse del tiro a segno, attività che pare piacerle molto, e che probabilmente le permetterà di regalare nuove grandi emozioni a tutti i suoi fan.
Dario Anzola