Rugby Top 10 – La carica di Fiorentini: “Viadana, a Torino per il bis”

VIADANA Esordio da favola per il Rugby Viadana nel campionato Top 10. Il quindici guidato da Bernardo Urdaneta domenica scorsa allo Zaffanella ha battuto il Rovigo, vice campione d’Italia, con il risultato di 26-20 e vendicato così la sconfitta rimediata sette giorni prima al “Battaglini” in Coppa Italia. Davanti al pubblico amico, i gialloneri hanno sfoderato una prestazione davvero gagliarda e ottenuto un risultato di prestigio, che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Tutta la squadra si è espressa ad ottimi livelli, a dimostrazione della bontà del lavoro svolto finora che si era già evidenziato durante la preseason. La prima linea si è dimostrata sempre all’altezza, con il pilone Fabrizio Fiorentini autore di una prova superlativa. «Abbiamo giocato tutti una bella partita domenica – si schermisce il gigante del Viadana – ci siamo preparati bene per questo doppio confronto col Rovigo e volevamo fare bene per dare subito un segnale. Abbiamo perso il match di Coppa Italia, ma lì abbiamo capito che avremmo potuto batterli e infatti domenica ci siamo riusciti davanti al nostro pubblico. La squadra sta evidenziando una crescita costante, del resto il nostro percorso è iniziato con le due amichevoli contro Reggio Emilia e Padova, alle quali io non ho preso parte, dove si erano già viste ottime cose».
Il tempo delle celebrazioni è già finito, ora bisogna pensare alla prossima partita in programma sabato a Grugliasco sul campo del neopromosso Cus Torino, che all’esordio è stato sconfitto a Roma dalle Fiamme Oro, ma è riuscito a conquistare il punto di bonus per aver realizzato quattro mete. «Non possiamo certo permetterci di sottovalutare l’impegno – avverte Fiorentini – e di sicuro non lo faremo. Ogni avversario va rispettato e affrontato con il massimo impegno. Andremo dunque a Torino per fare la nostra partita con molta attenzione. Come dicevo, siamo una squadra in crescita, con ancora ampi margini di miglioramento. E abbiamo la fortuna di avere un tecnico molto preparato che ci guida in questo percorso e ci sa dare le giuste motivazioni. Tra giocatori e staff c’è grande coesione e fiducia, questo facilita il lavoro sul campo».