VIADANA Nel Top 12 si può finalmente riprendere a giocare. Stando alle ultime disposizioni governative, tutte le partite del 14esimo turno, in programma per questo fine settimana, si disputeranno a porte chiuse. Fra queste c’è il match che vedrà l’Im Exchange Viadana opposto al Mogliano, domenica allo Zaffanella (ore 15, arbitro Liperini di Livorno). Nelle file dei veneti figurano gli ex gialloneri Caila e Ormson. In classifica le due squadre sono appaiate a 25 punti. All’andata Mogliano prevalse per 16-5. Le due compagini hanno iniziato in maniera differente il girone di ritorno: il Viadana ha piegato 21-17 il Valorugby Reggio Emilia, mentre i trevigiani hanno perso 23-21 a Roma con la Lazio.
«Mogliano non è un avversario facile – afferma il terza linea Enrico Ghigo – . È dotato di una mischia molto pesante, sarà un bel duello fra i due pack. I trevigiani sono una compagine solida e tosta, dovremo limitare i falli perchè Ormson è un cecchino implacabile».
Si gioca a porte chiuse, quindi non ci sarà il pubblico a sostenere i rivieraschi. In teoria potrebbe essere un problema, ma Ghigo cerca di guardare oltre: «Avere l’apporto dei nostri tifosi fa molto piacere. Da parte nostra, però, dobbiamo pensare solo alla gara col Mogliano, a fare la nostra gara cercando di limitare gli errori e stando attenti con la mischia, nelle touches, a non concedere spazi e vantaggi agli avversari. Tornando ai tifosi, fisicamente non ci saranno ma ci sosterranno lo stesso».
Ricordiamo che tutti gli incontri del 13esimo turno verranno recuperati il 9 maggio; il Viadana sarà di scena al Beltrametti di Piacenza col Sitav Lyons. «Ci stiamo allenando con molta intensità in questi giorni – conclude Ghigo – . C’è voglia di far bene contro Mogliano. All’andata la nostra prestazione non fu brillante. E poi c’è voglia di riscattare le sconfitte interne con Colorno e Medicei. Con le più forti abbiamo dimostrato di sapercela cavare. È con le squadre sulla carta alla portata che dobbiamo essere più competitivi».
Torna disponibile il terza linea Casado Sandri.