Tennis – Mutti & Bartolucci torna in pista: “La sicurezza farà la differenza”

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE Dal 4 maggio il tennis ha avuto disco verde per ripartire, se in sicurezza, nell’ambito della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Gli studi del Politecnico di Torino, su commissione del Coni, l’hanno considerato disciplina sportiva meno a rischio. Tra i circoli mantovani, uno dei più grandi e prestigiosi è il Mutti & Bartolucci Tennis Clinic di Castiglione delle Stiviere (e Solferino), che ora si appresta a riaprire le attività. Dopo settimane di lavoro per organizzare la struttura, domani via ai primi allenamenti per gli atleti di seconda categoria. Mercoledì via a quelli individuali, giovedì soci e praticanti e da lunedì 18, se tutto va bene, gli atleti di terza e quarta categoria. Si parla esclusivamente di allenamenti; non di scuola tennis e didattica, che sono ancora ferme, in attesa delle nuove indicazioni di Governo e Fit. «Per settimane – spiega il direttore tecnico Mirko Mutti – abbiamo lavorato ininterrottamente sui protocolli e le procedure da seguire dal momento in cui si entra nel circolo con il proprio borsone, si va in campo, ci si allena e si va via. In tanti chiamano e abbiamo già diverse prenotazioni, ma ho detto a tutti: “state calmi”. Ci vuole pazienza perché la riapertura sarà graduale e contingentata. Domani iniziamo con 7 ragazzi. E pensare che abbiamo un giro di 300 persone… Abbiamo deciso di fare solo un certo numero di ore al giorno, impegnando i nostri 4 campi, con allenamenti 1+1. Otto persone in 3000 mq, credo si possa fare. Si entra con la mascherina, che si può togliere solo quando si inizia a giocare. All’ingresso del circolo abbiamo messo il gel per le mani, cartellonistica varia dappertutto con l’indicazione delle regole e segnato i percorsi prestabiliti. Club house, servizi e spogliatoi per ora sono chiusi e abbiamo tolto sedie e tavoli: così nessuno si può fermare a chiacchierare. Si entra 10 minuti prima, si gioca e al termine si esce velocemente dal circolo. Gel anche su ogni campo e a fine attività si sanifica tutto, prima che subentrino gli altri due atleti». E guai a lasciare rifiuti: «Cestini qui? Non ce ne sono. Ognuno deve avere il suo sacchettino dove mettere eventuali fazzoletti o overgrip». Obbligatoria l’autocertificazione: «Se qualcuno ha avuto contatti con infetti o ha febbre, deve stare a casa. Senza questo documento non si entra. A tutto il personale sarà consegnata una mascherina col filtro, che sarà regolarmente cambiata». Ok gli allenamenti, ma i tornei quando torneranno? «A breve avrebbe dovuto iniziare il tradizionale Sterilgarda Open. Spiace davvero, ma di gare non ne voglio sentir parlare. Qui per ora è la sicurezza che deve fare la differenza. Fra due o tre mesi sarà invece l’insegnamento. Vediamo se potremo partire il 25 con la scuola tennis e l’1 giugno con gli adulti o viceversa. Dipende dalla situazione. Abbiamo ricevuto i complimenti dal sindaco per la riapertura. Sono contento per i collaboratori sportivi che a maggio prenderanno quanto spetta loro. Il ministro Spadafora ci sta mettendo la faccia. Circolo in difficoltà? Lo sono tutti. Siamo fermi dal 22 febbraio e non ci sono entrate, ma le spese restano e le utenze si pagano lo stesso. Io comunque sono ottimista. Inoltre dobbiamo essere tutti molto bravi, altrimenti basta poco e si torna al lockdown». Parole sagge.