Super-bollette da rateizzare? Forse sì può. Ma intanto si paga

MANTOVA La Tea chiede agli amministratori, gli amministratori chiedono ai condòmini, ma questi a loro volta non sanno come fronteggiare le super-bollette raddoppiate o triplicate rispetto agli standard abituali. Non resta che rigirare la palla al gestore del servizio, ma questi alza le braccia: i costi sono aumentati per tutti, e di dilazionare per il momento non se ne parla.
Insomma, quello delle utenze domestiche schizzate all’inverosimile (ma nel commercio e nell’impresa le cose vanno anche peggio) è diventato un problema quasi insormontabile. Il sindaco Mattia Palazzi ha assicurato di incontrare i vertici della Tea (della quale il Comune è socio di maggioranza) per strappare rateizzazioni. Frattanto, agli amministratori che chiedono di poter spalmare su tre o quattro rate la debeanza in bolletta, la multiutility risponde di fare una proposta. Nel frattempo, però, il rischio è la chiusura dei contatori.
È quanto si evince dalla risposta data da Tea all’amministratore di un piccolo condominio di Lunetta, anch’esso travolto dalla richiesta stratosferica. «Abbiamo necessità che proceda al saldo di quanto scaduto per un totale di euro 18.430,45 – è la replica pervenuta dall’amministrazione finanza e controllo di Tea Spa –. Dati gli importi delle fatture che, come avrà notato, sono e saranno maggiori rispetto allo scorso anno a causa degli aumenti della materia prima, se impossibilitato a saldare in un’unica soluzione quanto richiesto, la invitiamo a formulare una proposta di rateizzazione che verrà sottoposta alla Direzione, per evitare che il mancato rispetto delle scadenze e l’assenza di accordi tra le parti, possa portare alla disattivazione della fornitura per morosità. Immaginiamo che nel frattempo stia provvedendo a informare i condòmini di questi aumenti, perché siano consapevoli che sarà necessario rivedere le quote destinate al pagamento del teleriscaldamento. Rimaniamo in attesa di un suo cortese riscontro», e cordiali saluti. Insomma, nessuno era preparato a questa situazione straordinaria che dagli enti esige misure urgenti.