Il filato ora si fa ecologico Fulgar in campo con l’ecodesigner

CASTEL GOFFREDO Fulgar e l’ecodesigner romano  Tiziano Guardini stringono un’alleanza nel segno della moda ecosostenibile. La presentazione è avvenuta ieri nella sede della società castellana, alla presenza dei dirigenti Fulgar come  Alan Garosi, marketing manager di Fulgar, e Guardini stesso. Il quale, ecodesigner vincitore del Green Carpet Fashion Award 2017 e promotore di una visione futura dove moda e natura rappresentano un binomio imprescindibile – come detto ha stretto una collaborazione virtuosa con Fulgar.
Quello di ieri, un incontro importante che, oltre ad esaltare le innovative creazioni dell’eco-couturier, si è tradotto in un progetto di divulgazione per un Made in Italy realmente sostenibile. Per condividere tale esperienza, Guardini e Garosi hanno promosso la giornata all’insegna della moda sostenibile a partire da una filiera ecocompatibile.
«Quando ho iniziato nel 2011 – afferma Guardini – non c’era grande attenzione verso la sostenibilità. Oggi fortunatamente anche a monte della filiera la sostenibilità è un tema molto sentito e si iniziano a sviluppare filati, materiali e tessuti in linea con la mia visione. È proprio grazie a realtà all’avanguardia come Fulgar, quotidianamente impegnata nella ricerca e ampliamento della propria offerta green, che le mie creazioni riescono ad esprimere al meglio la mia filosofia. Ci sono sicuramente margini di miglioramento, talvolta infatti non trovo l’alternativa sostenibile ad ogni mio “guizzo” creativo, ma devo ammettere che proprio alcuni di questi ostacoli mi hanno portato a sviluppare ancora di più ricerca e sperimentazione creativa».
Fulgar già da anni impegnata per la sostenibilità con un programma corporate green e un intero portfolio di prodotti Eco tra i quali spiccano Evo, il filato bio-based ricavato dall’olio di ricino o anche Q-Nova, la fibra eco-friendly ottenuta esclusivamente da materie prime rigenerate, Amni Soul Eco, il filato che viene eliminato dal pianeta in cinque anni circa, mentre le altre fibre man made impiegano decenni per decomporsi.
«Da oltre dieci anni – sopiega Garosi – abbiamo intrapreso un programma green ampio e strutturato ad alta sostenibilità. Per noi è un piacere essere stati scelti da Guardini come partner per la realizzazione delle sue collezioni green: in lui abbiamo trovato un alleato d’eccellenza con cui continuare a diffondere prodotti di qualità e di natura ecosostenibile nell’ambito della moda. Per una moda sostenibile è importante però che tutta la filiera sia green, a partire dai produttori di filati e tessuti, fino ad arrivare ai confezionisti più vicini alla figura del designer. Affinché la filiera raggiunga il massimo della sostenibilità, è essenziale che il consumatore finale sia non solo interessato e ricettivo nei confronti dei temi e ai messaggi legati al mondo eco ma che ne diventi promotore attivo».
Durante l’incontro di ieri erano esposti capi concept limited edition nati dai bozzetti di Guardini e realizzati con i filati green Fulgar e con Wks di Cifra, l’esclusiva tecnologia brevettata e zero sprechi: grazie ad un esclusivo intreccio, consente di realizzare capi senza cuciture che, in caso di fori o strappi accidentali, non smagliano.  (gb)