Musica e arte, quando Trame Sonore sconvolge la quotidianità

MANTOVA Per i turisti del fine settimana c’è anche la piacevolissima sorpresa di Trame Sonore ed è bello vedere le espressioni di stupita soddisfazione che si dipinge sui loro visi mentre ammirano le bellezza del Ducale, di Palazzo Te e degli altri luoghi storici della città e le sentono risuonare in modo avvolgente. Armati di smartphone accumulano immagini di Rubens o Giulio Romano al fianco di quelle dei musicisti all’opera ed è così che scoprono la dimensione più spettacolare e inimitabile del Mantova Chamber Music Festival. Ma le belle scoperte sono alla portata anche dell’appassionato seguace del festival e ogni giorno la kermesse ne offre un ampio campionario. A indirizzarlo sono anche i filoni tematici, come nel caso dell’appuntamento con la Wunderkammer, a Palazzo della Ragione, dove il chitarrista Luigi Attademo e il Quartetto Guadagnini hanno colto un brillante successo proponendo la Serenata Italiana di Hugo Wolf (1860-1903) e il dinamico Quintetto per chitarra e archi del compositore cubano Leo Brouwer (1939). A far riscoprire la preziosa musica di Anton Arensky (1861-1906) ci ha pensato il violoncellista Giovanni Gnocchi insieme al Trio Boccherini in Sala degli Specchi del Ducale, offrendo una bellissima interpretazione del Quartetto n. 2 in la min. op. 35 per violino, viola e due violoncelli. Di grande prestigio, e forte impatto emotivo, il concerto del Coro da Camera Ricercare Ensemble che ha realizzato un interessante incontro tra opere corali di Leopold Mozart e del suo geniale figlio Wolfgang Amadeus in un ambiente ideale, quello della Basilica di Santa Barbara, per ospitare l’accurata e sensibile esecuzione del Coro diretto da Romano Adami, con Francesco Moi all’organo. Applausi scroscianti, al Teatro Bibiena, per Simone Gramaglia, viola, e il Quartetto Adorno, protagonisti di una bellissima e vigorosa interpretazione del Quintetto n. 2 in sol magg. op. 111 di J. Brahms, appuntamento nell’ambito del filone “Hidden Clara”. C’è solo l’imbarazzo della scelta, perché “Trame Sonore” sa aprire sguardi sulle mille sfaccettature della musica di qualità e un esempio particolarmente significativo è stato offerto, a Palazzo della Ragione per il filone “Camera con svista”, dalla performance di Valeria Perboni e Francesco Antimiani che, accompagnati al piano da Stefano Caniato, hanno regalato un’avvincente selezione delle arie più note dei Musical storici. Un vero viaggio nel mondo luminoso della grande commedia musicale che ha riportato nella sua città, per l’occasione, la giovanissima Valeria Perboni, autentico talento naturale che, oltre ad essersi diplomata al Conservatorio Campiani, nel 2018 ha ottenuto il Master of Performing Arts presso la prestigiosa Royal Academy of Music che la lancia verso grandi affermazioni a livelli internazionale. Pubblico numerosissimo ed entusiasta per un evento godibilissimo e interpreti magistrali, nella cornice prestigiosa della mostra di Braque. (gmp)