Droga tra Mantova e Verona, banda di pusher a processo

MANTOVA Avevano messo in piedi un articolato mercato di spaccio di stupefacenti tra il territorio Mantovano e quello Veronese: marijuana, hashish e cocaina che veniva venduta ad una regolare cerchia di clienti. Acquirenti abituali dunque, tutti registrati su agendine aggiornate regolarmente ma poi però, finite nelle mani degli uomini della Squadra Mobile virgiliana che, lo scorso anno, li avevano incastrati. In cinque erano dunque finiti nei guai: un 43enne di Isola della Scala residente a Porto Mantovano, un 44enne di origine casertana residente a Cerese di Borgo Virgilio, e tre veronesi di 33, 65 e 53 anni. Nello specifico, stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato il 44enne di Cerese al vertice della banda di pusher. E così, il 15 settembre 2023, l’uomo si era ritrovato i carabinieri davanti la sua abitazione: un blitz a sorpresa, che lo aveva colto totalmente impreparato.
Dopo aver cercato inutilmente di opporsi alla perquisizione, disposta dal procuratore Giulio Tamburini, aveva quindi afferrato il grammo di cocaina che aveva in casa gettandola nel water del bagno e tirando lo sciacquone. Una mossa disperata che però non gli era servita per allontanare i militari, anzi. Nell’appartamento gli uomini dell’Arma avevano infatti altresì rinvenuto ritagli di cellophane e un bilancino di precisione, utilizzato per pesare la droga. Secondo gli accertamenti l’attività di spaccio del gruppo sarebbe andata avanti fin dal 2015 sempre con il medesimo modus operandi: i due “mantovani” vendevano la droga a chili agli altri tre, che poi si occupavano di smerciarla. Nel giugno scorso, grazie alle agende sequestrate, era stata fatta un’altra perquisizione a casa del 65enne scaligero, con il ritrovamento di cocaina, marijuana e hashish, oltre ai soliti attrezzi per il taglio e il confezionamento. L’altro ieri, in sede di udienza preliminare la richiesta al gup da parte dei difensori dei cinque di poter patteggiare la pena in caso di rinvio a giudizio come chiesto dal Pm. Una decisione quella del giudice procrastinata al prossimo 27 novembre.