MANTOVA «Sono rimasto impressionato dal Mantova e dalla caparbietà che ha dimostrato nell’agguantare il pareggio». Parola di Silvio Dellagiovanna, uno che i tifosi biancorossi ha saputo esaltarli a suon di gol e magie assortite tra fine anni ’90 e inizio 2000. L’ex attaccante lodigiano era in tribuna domenica scorsa al Martelli per assistere a Mantova-Spezia. «Era la prima volta quest’anno – racconta – . E devo dire che ho scelto una gran bella partita. Mi aspettavo qualcosa di più dallo Spezia, che era obbligato a vincere e non c’è riuscito nonostante il 2-0. In ogni caso, tracciare il confine tra i meriti di una squadra e i demeriti dell’altra non è mai facile. Di sicuro ho rivisto il vecchio cuore del Mantova, spinto da un pubblico eccezionale. Direi che il 2-2 finale è più che meritato per l’Acm».
Dellagiovanna promuove il campionato del Mantova: «Ha avuto un calo tra febbraio e marzo, senza il quale la classifica sarebbe stata migliore. Ma è fisiologico. Piuttosto, è importante che nel momento decisivo della stagione i biancorossi siano riusciti a reagire. Contro lo Spezia ho visto una squadra viva, che ha tutti i mezzi per salvarsi». Mancano però cinque giornate e la concorrenza non sta a guardare. Insomma, guai ad abbassare la guardia… «Ma non credo che il Mantova corra questo rischio – rassicura Dellagiovanna – . Possanzini si è sempre dimostrato bravo nel tenere tutti sulla corda: l’ha fatto nella scorsa stagione e lo farà a maggior ragione quest’anno. A tal proposito, vorrei fare i complimenti alla società che nel momento più critico della stagione non si è lasciata prendere dall’emotività. Mantova è una piazza calda, i tifosi hanno umori variabili. Quando i risultati non arrivano e serpeggia il malumore, è facile ricorrere all’esonero dell’allenatore. Invece in viale Te hanno saputo fare quadrato, compattandosi ancora di più e superando la crisi. Il Mantova è una squadra che fa del gruppo la sua forza. Anche in campo non c’è un giocatore che spicca sugli altri. Emerge la compattezza di squadra».
Per completare l’opera e salvarsi, Dellagiovanna conta sul “fattore Martelli”: «Guardate che non è un caso che i biancorossi siano riusciti a recuperare due gol allo Spezia attaccando sotto la Te. Quella curva ti trascina letteralmente, l’ho provato personalmente sulla mia pelle. E ai miei tempi c’era pure il velodromo, figuriamoci ora che è attaccata al campo! Per questo dico che giocare tre delle ultime cinque partite al Martelli è una grande opportunità da sfruttare». Chissà che i biancorossi non riescano a tagliare il traguardo sotto gli occhi del loro amatissimo ex bomber: «Spero di assistere ad una delle ultime tre gare al Martelli – conclude Silvio – . Quando posso vengo sempre volentieri, anche perchè ogni volta percepisco un grande affetto nei miei confronti. Ovviamente ricambiato».