Scuola di Bagnolo: sistemare la vecchia o farne una nuova? Consiglio diviso

Il municipio di Bagnolo
Il municipio di Bagnolo

BAGNOLO  – L’ultimo consiglio comunale di Bagnolo San Vito ha visto nuovamente il tema delle scuole al centro del dibattito. Tra variazioni di bilancio e risposte alle interrogazioni, il confronto tra maggioranza e minoranza si è acceso. Il punto 2 all’ordine del giorno riguardava la variazione di bilancio, approvata, per inserire i 700 mila euro necessari a finanziare la costruzione dei servizi per il nuovo nido, progetto sostenuto anche da un contributo di 1,4 milioni di euro da Pnrr. La minoranza ha votato contro: «L’attuale progetto arriverà a dotare il paese di nidi per 108 bambini – ha precisato il consigliere Angela Caleo – il secondo, in numero di grandezza, nella Provincia, considerando che il Comune di Mantova ha nidi per 200 bambini». Il dibattito si è ulteriormente acceso su altre due interrogazioni presentate dalla minoranza riguardanti la mancata messa in sicurezza della scuola primaria e le risposte dell’assessore ai lavori pubblici Pietro Ferrazzi. Quest’ultimo ha ripercorso la vicenda delle elementari, ricordando come già dal 2019 l’edificio fosse stato classificato come non conforme agli standard sismici dall’ingegnere Sirico, incaricato di una perizia tecnica (Sirico stimava in circa 950mila euro il costo degli interventi necessari). Vista la difficoltà di reperire le risorse necessarie per finanziare tale intervento, anche in ragione del fatto che non era stata presentata nei termini la domanda di accesso ai finanziamenti post sisma 2012 dall’amministrazione precedente, ritenuto in ogni caso anti-economico procedere alla ristrutturazione di un edificio ormai vetusto, che, anche a seguito dei costosi interventi, avrebbe mantenuto criticità e inadeguatezze, l’amministrazione Penna ha deciso per la costruzione di nuove strutture, all’avanguardia, sfruttando i fondi Pnrr. Nella discussione, infatti, è emerso come l’amministrazione dell’ex sindaco Manuela Badalotti non presentò domanda per accedere ai fondi post-sisma, (5 milioni e mezzo di contributi, si è detto nel dibattito n.d.r) soldi poi indirizzati ad interventi sul ponte di San Benedetto. « Quando siamo subentrati nel 2019 – ha spiegato il sindaco Roberto Penna – la prima richiesta che ho fatto, direttamente a Regione Lombardia, era di rientrare nel cratere sismico per poter recuperare i fondi di quando è stata fatta l’indagine sismica. Ma non era più possibile rientrare e i fondi per il comune sono stati indirizzati al Ponte di San Benedetto. E non ci sono risorse da PNRR per rifare la scuola». «Non abbiamo intenzione di difendere la Badalotti», ha risposto la minoranza «Ma i soldi, anche per rifare la scuola, si trovavano lì», ha incalzato la maggioranza. «Resta comunque intenzione dell’amministrazione preservare l’edificio attualmente occupato dalla scuola primaria – precisa Ferrazzi – al fine di destinarlo a usi diversi, ancora da definire, tanto che nel mese di novembre 2024 l’edificio è stato candidato al bando 8×1000 per il finanziamento di importanti lavori di sistemazione e adeguamento (per complessivi 400mila euro. Il bando è ancora in fase di valutazione». A rendere ancora più acceso il confronto, i dati demografici. La maggioranza giustifica gli investimenti previsti su asilo e scuola con un incremento stimato di 500-600 abitanti nei prossimi anni. La minoranza, però, mette in dubbio tali stime, giudicate «irrealistiche» in un contesto nazionale di calo demografico.