Palpeggiamenti alla commessa, condannato il direttore del discount

Un anno e 9 mesi a un 40enne

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MANTOVA  Condannato a un anno e nove mesi di reclusione per una “toccatina”. Questa la sentenza emessa ieri pomeriggio dai giudici del collegio del tribunale di Mantova nei confronti di  Alessandro Governo, un 40enne che rispondeva delle accuse di violenza sessuale e maltrattamenti. I fatti risalgono all’agosto 2015, quando la presunta vittima, una 29enne, aveva lavorato per qualche tempo come commessa al supermercato In’s di Cerese che il 40enne dirigeva. La donna, che aveva poi perso il lavoro, aveva denunciato il suo ex capo dicendo che l’aveva palpeggiata sulle natiche e che l’aveva anche aggredita tra le corsie del supermercato mordendola. Accuse che l’imputato, sentito ieri in aula, ha respinto in toto, ammettendo solo l’episodio della “toccatina”, licenziato prima come una goliardata, poi come un “buffetto” del tutto incidentale. Ciò che non ha comunque impedito al Pm  Silvia Bertuzzi di concludere la propria requisitoria chiedendo per l’imputato una condanna a tre anni di reclusione, spiegando che la vittima è apparsa comunque credibile nella sua deposizione. Deposizione che è stata fortemente attaccata dall’avvocato  Alberto Franchi, della difesa. Nella sua arringa il legale ha posto l’attenzione sulle numerose contraddizioni della presunta vittima, la quale ha offerto a tratti una ricostruzione dei fatti diversa da quella denunciata in prima istanza, come ad esempio il caso del “morso”, che da atto violento si sarebbe trasformato in un tentativo piuttosto blando. Inoltre il difensore del 40enne ha dichiarato che la presunta vittima a suo tempo aveva già denunciato sempre per violenza sessuale un altro ex datore di lavoro. Quella vicenda era finita con la 29enne che aveva perso il lavoro e l’imputato che era stato assolto. Nella vicenda che si è conclusa ieri, invece, è arrivata una condanna anche se ridotta, con pena sospesa, e solo per l’episodio di violenza sessuale, o “buffetto”, come lo ha definito l’avvocato Franchi, che ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello appena lette le motivazioni della sentenza che saranno depositate fra 60 giorni.