Con le scuole ancora chiuse “Fase due” tranquilla per il trasporto pubblico

MANTOVA – In vista dell’imminente fase due anche il trasporto pubblico mantovano si predispone ad una sostanziale riorganizzazione delle corse, sia urbane che extraurbane. A partire dunque dal prossimo 4 maggio con la riapertura di diverse attività produttive e il conseguente incremento dei flussi di viaggio, la novità principale, come anticipato dal presidente di Apam Daniele Trevenzoli, riguarderà in primis il rispetto del distanziamento sociale tra passeggeri con una corposa riduzione dei posti disponibili sui mezzi dell’intera flotta. «Fondamentalmente questo aspetto verrà salvaguardato con l’apposizione sui sedili non occupabili di cartelli riportanti la scritta “non sedersi”. Questo comporterà ovviamente un sostanziale decremento di posti fruibili dagli utenti che nei mezzi più capienti si attesterà in una diminuzione da settanta complessivi a venti-ventuno effettivi. Su bus più piccoli si arriverà invece fino ad un massimo di dieci-undici posti disponibili. A far rispettare poi il contingentamento e le distanze se ne occuperà poi il persone in servizio».
Questa in sostanza la novità primaria per quanto concerne la protezione dei viaggiatori oltre alle continue sanificazioni dei mezzi già da tempo in atto e unitamente anche ad altre soluzioni al attualmente al vaglio dell’azienda e volte a garantire al contempo l’isolamento dei conducenti con la predisposizione di apposite cabine da installare in questo caso sui veicoli non già dotati di serie. Per quanto concerne invece lo spauracchio rappresentato, nonostante le precauzioni adottate, da un possibile sovraffollamento delle corse, in attesa anche di ulteriori ragguagli da parte del governo per evitare picchi di traffico Trevenzoli al momento si dice fiducioso. «Se gli orari di aziende e uffici – prosegue il presidente Apam – non verranno riorganizzati in modo tale da permettere ad una parte di lavoratori d’iniziare più tardi inevitabilmente si creeranno situazioni caotiche con l’impossibilità di garantire servizi in totale sicurezza. Ma questo problema riguarderà prettamente le città metropolitane in cui l’eventualità di un collasso del sistema dei trasporti è molto probabile, ma non certo a Mantova, in cui lo scenario sarà in sostanza tranquillo». Almeno fino alla riapertura delle scuole, a quanto pare fissata con ogni probabilità in settembre: «Quando l’attività scolastica riprenderà normalmente nelle aule allora le cose si complicheranno davvero. Staremo a vedere comunque anche per gli istituti scolastici quali indicazioni arriveranno dal governo».
Lorenzo Neri