Aspef, in 5 anni tanti progetti realizzati e nel futuro spazio a comunità per disabili e minori

MANTOVA – Un bilancio più che positivo con tante cose realizzate e due grandi progetti per il futuro in eredità al Cda che verrà. Il presidente di Aspef  Vinicio Fiorani ha tracciato ieri il bilancio dei cinque anni di mandato e ha annunciato due importanti progetti: una comunità per disabili all’interno di Mantova Hub, e una comunità per minori, per ribadire la natura di Aspef, “dalla parte dei più deboli e bisognosi” per “cercare di interpretare, intercettare e rispondere ai bisogni della nostra società in evoluzione con il compito di essere, per il nostro territorio, un punto di riferimento per eccellenza e qualità umana del servizio”. Tra i tanti progetti realizzati in questi cinque anni, ha proseguito Fiorani, ce ne sono due cui guarda con particolare orgoglio: la prima è la ristrutturazione del dormitorio, “dove abbiamo cercato di rendere più accogliente la casa degli emarginati, dei poveri, dei reietti della nostra società – ha sottolineato -, offrendo loro un ambiente dignitoso dove trovare rifugio”. La seconda è la ristrutturazione degli ambienti comuni, di sollievo e di socializzazione, delle due Rsa, di Aspef: Isabella d’Este e Luigi Bianchi. In particolare all’Isabella D’Este sono stati eseguiti importanti lavori di ristrutturazione al bar, alla sala cinema e animazione, alla terrazza fiorita e all’accesso al parco adiacente. Il nuovo ascensore e la ristrutturazione dei piani dell’Isabella D’Este, già approvati e finanziati, concluderanno i lavori. Fiorani ha anche voluto sottolineare il fatto che le due Rsa di Aspef sono state tra le poche a rimanere Covid-free in questi mesi in cui proprio le residenze per anziani sono state messe letteralmente a ferro e fuoco dalla pandemia del coronavirus. Ma l’attività non si è limitata solo alle Rsa. In questi cinque anni, ha ribadito ancora Fiorani, il Cda uscente ha lavorato su tutti i fronti per migliorare tutti i servizi, dal centro di aggregazione di Lunetta all’assistenza domiciliare, agli alloggi protetti, riabilitazione e farmacie. “Nel 2015, al passaggio di consegne – ha ricordato – ho trovato una azienda ben gestita ma ferma, senza visione strategica e senza progetti. Il nostro obbiettivo, fin da subito, è stato quello di cercare di migliorarla, in tutti i suoi settori, al fine di prepararla per le sfide del futuro. Abbiamo cercato di immaginarci come sarebbe dovuta essere l’Aspef del futuro per far fronte in maniera adeguata alle nuove sfide che la società moderna, in forte evoluzione, ci richiede. Il nostro intento è stato quello di rendere ogni servizio economicamente autosufficiente ed accessibile ad una platea sempre più grande di utenti in particolare tra le persone meno abbienti. Oltre alla sfera economica, che è comunque importante in un azienda, il nostro impegno è andato con determinazione nella direzione di dare una caratteristica di grande umanità ed empatia tra il nostro personale e i nostri utenti, dai bambini fino agli anziani delle nostre Rsa”. Fiorani ha infine voluto rivolgere “un grazie immenso a tutto il personale, nostro e delle cooperative, che ha lavorato, in questi cinque anni, per Aspef in tutti i suoi servizi. Un grazie immenso perché queste persone hanno, ogni giorno, cercato di dare un lato di umanità al proprio difficile, impegnativo e faticoso lavoro (lo è sempre quando si lavora nei servizi sociali), perché, ogni giorno, hanno sempre cercato di dare il loro meglio per i nostri utenti, dai bambini fino agli anziani, ed infine un immenso grazie per la loro grande professionalità dimostrata, ogni giorno, durante l’emergenza Covid che ci ha permesso, insieme ad azioni tempestive ed efficaci (e con un po’ di fortuna), di tenere il Coronavirus fuori dalle nostre due Rsa, lontano dai nostri nonni”. E ha concluso ringraziando in particolare il direttore Eugenia Ascari e il direttore sanitario Marco Arvati anche ieri al suo fianco come in questi 5 anni.