Decreto rilancio, i dubbi di Confagricoltura Mantova. Cortesi: «Alle nostre aziende servono i corridoi verdi»

MANTOVA Presentato ufficialmente ieri con una conferenza stampa dal presidente Giuseppe Conte e da numerosi ministri, il tanto atteso “Decreto Rilancio” contiene al suo interno la sanatoria che consente di regolarizzare i lavoratori immigrati presenti sul territorio italiano, una battaglia portata avanti con forza dal ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova. Il provvedimento però lascia diversi dubbi: «La regolarizzazione dei lavoratori – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – è certamente una buona notizia in fatto di civiltà, ma come organizzazione crediamo che il numero di persone che avremo a disposizione per le lavorazioni nelle campagne sia ancora esiguo. Avremmo preferito che ci venisse accordata la possibilità di ricorrere ai corridoi verdi europei, che altre nazioni con successo stanno portando avanti. L’agricoltura mantovana, così come quella del resto d’Italia, ha bisogno di professionalità, e di quei lavoratori che da anni sono impiegati nelle nostre aziende. Ad oggi il Governo è rimasto abbastanza fermo su questo tema, ma ci riserviamo di approfondire meglio quanto decretato da Palazzo Chigi nei prossimi giorni». Nel frattempo però Confagricoltura Mantova si è data da fare e, per prima in provincia, ha aperto (circa un mese fa) un bando per la ricerca di manodopera agricola, al quale hanno risposto più di 500 persone: «E ora – prosegue Cortesi – stanno arrivando le prime assunzioni, e auspico che altre possano arrivare. Ci siamo mossi in autonomia e abbiamo dato una possibilità importante a tante persone rimaste ferme a causa della crisi causata dal Covid-19. Questa nostra iniziativa ha avuto un’importanza sociale e professionale straordinaria».