Denunciati più di 70 disobbedienti

La polizia locale in viale Mincio

MANTOVA Trenta persone denunciate per inosservanza dei provvedimento d’autorità relativamente al decreto ministeriale per l’emergenza coronavirus. È il bilancio dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine nella giornata dell’altro ieri tra città e provincia su 430 persone fermate. Dall’entrata in vigore del decreto i denunciati sono ormai una settantina. Si allarga dunque ancora di più il club dei disobbedienti, al quale va iscritto anche il 25enne nigeriano che l’altro ieri era fuggito dal Poma dopo il primo tampone, peraltro negativo. Ritrovato in stazione era stato riportato in ospedale, da dove è nuovamente fuggito ieri, per farsi poi ri-ritrovare a casa di un conoscente. Nella stessa categoria vanno iscritti ad esempio anche i sette (più uno) trovati l’altro ieri dai carabinieri di Mantova: per ora devono rispondere del reato di cui all’articolo 650 del codice penale per il quale sono previsti fino a tre mesi di reclusione e sanzioni amministrative varie. I sette in questione sono tutti rumeni senza fissa dimora e sono stati sorpresi l’altro ieri pomeriggio dai militari del Radiomobile mentre bivaccavano ai giardini Nuvolari. Alcuni avrebbero cercato di spiegare che non avevano capito bene il senso del decreto ministeriale, ora hanno capito anche che la legge non ammette ignoranza. Stesso concetto anche per un’ottava persona denunciata sempre dai carabinieri perché trovata in giro senza un motivo plausibile a Roncoferraro. Da domenica scorsa, quando Mantova è entrata ufficialmente nella zona rossa, sono state denunciate per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità una settantina di persone. Più della metà di queste sono state fermate nella zona dell’Alto Mantovano, dove a tutto ieri i denunciati erano 38. Per quel che riguarda Mantova capoluogo il conto dei disobbedienti per il momento è a quota 25 più un paio di locali chiusi per avere violato le disposizioni del governo oltre all’individuazione di un’attività che vendeva mascherine a prezzi altissimi e fuori mercato. A trasgredire non sono solo i mantovani e non sono necessariamente gli stranieri. Fra i 38 denunciati dai carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere oltre a diversi bresciani ci so o anche persone provenienti da province non confinanti come ad esempio quella di Rovigo.