Diciassette morti, camere mortuarie al collasso

Ospedale Mantova

MANTOVA Diciassette morti e 518 contagiati. Questo è il bilancio della giornata di ieri. I decessi riguardano persone tra i 60 e gli 80 anni e buona parte di questi vede anche persone della nostra provincia. Dai dati non ufficiali che siamo riusciti a reperire, risultano morti pazienti riconducibili ai Comuni di Goito (uomo); Marcaria (uomo), Castel Goffredo (donna), Suzzara (uomo), Gazoldo (donna) e Medole (uomo). A questi poi si aggiungono anche altre vittime per lo più provenienti dalle province vicine, tutti comunque ricoverati tra l’ospedale Carlo Poma e Asola.
Tra loro anche un medico di base, un 66enne, trovato svenuto nel suo ambulatorio qualche giorno fa e positivo al Covid-19. L’uomo era affetto da tempo da altre patologie ma questo non toglie il fatto che sia stato, probabilmente, infettato mentre svolgeva il suo lavoro da sanitario. Mantovana ma non deceduta in un nosocomio virgiliano è invece la donna residente a Gazoldo, la 79enne infatti è morta in un ospedale vicino Luxor. La signora era partita per l’Egitto con un viaggio organizzato il 29 febbraio insieme ad amici. Dopo qualche giorno qualcuno di loro aveva accusato sintomi da Covid-19 e tamponanti alcuni erano risultati positivi. Tra loro la donna che purtroppo è poi deceduta.
Tornando ai numeri relativi agli infetti promulgati dalla Prefettura è evidente il calo in progressione dei soggetti contagiati: ieri su un totale di 518 c’è stato un aumento di 62 persone rispetto a lunedì che invece era stato di più 87. Ancora in crescita Viadana, anche se molto meno, con un più 3, Goito con un più 5, Volta Mantova con un più 4 e Castel Goffredo con più 7. Crescita di positivi al tampone anche nel capoluogo dove da 32 sono arrivati a 41 (+9). Da sottolineare, invece, che diversi Comuni non hanno registrato altri contagiati come ad esempio Acquanegra, Gonzaga, Monzambano e altri ancora. New entry invece Casalmoro che fino ad ora era rimasto fuori dalla lista che non vede invece l’ingresso di altri due Comuni e cioè Sustinente e Serravalle. Nota dolente che fa capire quanto sia grave la situazione, anche se non come in altre province lombarde, anche di Mantova. Sono letteralmente al collasso le camere mortuarie del Poma. Ieri infatti la notizia che tutte le sale sono occupate come anche le celle frigorifero. Una notizia non incoraggiante tenuto conto, come detto anche ieri dallo stesso assessore al welfare della Regione Lombardia,   Giulio Gallera, che il picco dei decessi dovrebbe essere tra le giornate di oggi e venerdì. Saliranno anche i contagi, purtroppo. Si parla infatti di un picco che potrebbe essere raggiunto alla volta della settimana prossima e per la precisione, anche se rimangono tutte mere ipotesi non dimostrabili, tra il 25 e il 29. Insomma un’altra settimana di passione che potrebbe fare alzare il numero di morti e contagiati di parecchie unità. Comunque sia anche se, come si spera, dovessero iniziare a calare i positivi, la gente non deve pensare di potere tornare immediatamente alla vita di tutti i giorni. (s.)