Abeo Mantova: attesa finita per AbeoHub, posata la prima pietra

MANTOVA Giornata importante ieri per Abeo Mantova. L’associazione di riferimento per la raccolta fondi, destinati al Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, ha posato la prima pietra del nuovo AbeoHub. Nello specifico, si tratta di un padiglione di accoglienza per l’unità operativa di neuropsichiatria infantile Uonpia, di viale Piave. Il progetto, presentato alla fine del 2018, è stato appoggiato dalla ASST di Mantova e dal Comune di Mantova. Un progetto importante che mette al centro il benessere dei bambini.
I lavori partiranno tra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto, per finire poi intorno alla prossima Pasqua. AbeoHub è stato sostenuto da tutti i volontari di Abeo, e dai cittadini che hanno partecipato alle numerose iniziative benefiche, che proseguiranno nei prossimi mesi. Il 31 dicembre prossimo infatti sarà organizzata una cena benefica nel cortile della Sacchi. Soddisfazione da parte del direttore generale dell’ASST di Mantova, dott.  Raffaello Stradoni «Una realizzazione importante per la città – spiega – ma non solo. Il progetto vede il coinvolgimento di tre soggetti distinti: ASST, Comune e Abeo. Abeo ha una presenza pluriennale sul nostro territorio e ci ha spronati sempre a nuove iniziative». Fondamentale l’appoggio dell’amministrazione comunale, che dopo aver concesso il terreno, è pronto a finanziare anche «l’ultimo miglio», così l’ha definito  Mattia Palazzi, per arrivare a completare il budget necessario, per concludere l’opera. «Stiamo organizzando una cena insieme al vice sindaco Buvoli, per appoggiare il progetto Abeo, che migliora l’accoglienza dei bambini della città. Se alla fine mancheranno delle risorse, quelle risorse ce le metteremo noi e ho chiesto al Poma di fare altrettanto. Questo è un servizio pubblico e non si può scaricare la responsabilità del pubblico sulle associazioni. L’unico modo per dire stiamo insieme, è quello di metterci i soldi». Il progetto, che ha una valenza di 400.000 euro, è stato finanziato anche da Fondazione Cariplo e da Fondazione Comunità Mantovana.