Agriturismi, a Mantova una crescita record

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Con una crescita record del 202% fra il 2003 e il 2024, gli agriturismi mantovani sono passati da 108 a 219 e si piazzano al secondo posto in Lombardia, alle spalle di Brescia (dato al 31 dicembre 2024), che guida la classifica con 367 aziende agricole che svolgono attività di ospitalità rurale. Alle spalle si collocano le province di Pavia (216) e Bergamo (194); fanalino di coda con 23 strutture agrituristiche la provincia Monza-Brianza, territorio più a vocazione industriale. Milano, il capoluogo regionale si colloca praticamente a metà, con 165 agriturismi.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Mantova su dati di Regione Lombardia, dalla quale emerge il dinamismo della provincia virgiliana, che ha saputo cogliere le opportunità offerte dalla multifunzione per sviluppare un’offerta differenziata.
“L’agriturismo in provincia di Mantova si è sviluppato gradualmente, ma in maniera costante fino al 2010, per poi mantenersi costante poco sotto alle 220 strutture – commenta il presidente di Terranostra Mantova, Giuseppe Groppelli -. Quello che è cambiato è il modello di offerta, molto più varia e fantasiosa, con servizi che non si limitano al pernottamento e alla mera somministrazione di pasti, ma hanno abbracciato anche attività sportive, per stare all’aperto, passare del tempo libero nel verde e a contatto con gli animali, offrire degustazioni guidate, attività didattiche, di formazione, di ospitalità rivolta a categorie specifiche, rivolte ai bambini, agli adulti, ai diversamente abili”. Non mancano poi anche formule legate all’agri-campeggio, alla trasformazione e vendita diretta di prodotti agricoli, all’agro-street food e ai farmers market, per approdare appunto ai servizi che rientrano nell’alveo dell’agri-sociale, che possono prevedere soluzioni finalizzate all’inserimento lavorativo di categorie specifiche.
I primi 25 anni del Terzo millennio non sono stati, tuttavia, all’insegna della crescita. “Il 2020 è stato un anno particolarmente critico – prosegue Groppelli – profondamente segnato dal Covid e con fatturati che sono crollati a un terzo dell’anno precedente, mettendo in difficoltà gli agriturismi, ma senza per questo intaccare minimamente il desiderio delle persone di vivere la campagna nei suoi aspetti di libertà, di verde, di contatto con la natura e di possibilità di apprezzare la storia, la cultura, il territorio, le tradizioni agroalimentari”.
L’agriturismo, che oggi vale quasi un quarto di tutto il fatturato annoverato alla voce “servizi”, può essere considerato – specifica Coldiretti Mantova – una frontiera innovativa dell’agricoltura, con aspetti in continua evoluzione e che abbracciano i macro temi del paesaggio, del territorio, dell’ambiente e della qualità alimentare. Fondamentali, per rimanere al passo anche con l’evoluzione delle normative, i corsi di formazione che Terranostra, Campagna Amica e Coldiretti organizzano periodicamente.
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