Alla scoperta del mondo di Zerocalcare

MANTOVA Zerocalcare si racconta attraverso i suoi “accolli”. Nella location della tenda “Accenti” di Piazza Sordello, gremita di gente per l’occasione, Michele Rech, in arte Zerocalcare, ha rilasciato una breve intervista di mezz’ora dove ha potuto spiegare in dettaglio vari aspetti che riguardano la sua vita professionale e non. Particolarità di questa intervista era nell’impostazione delle domande: infatti Marta Bacigalupo e Luca Pareschi, ovvero coloro che hanno affiancato il fumettista nel corso dell’evento, hanno portato quella che è stata nominata “l’urna degli accolli” contenenti argomenti, spesso trattati in maniera superficiale da chi si pone a lui, al quale egli ha dovuto rispondere svariate volte e che alle volte provocano all’autore una sorta di esasperazione, in quanto si vede spesso costretto a ripetere le stesse identiche cose. Si è parlato di come svariate generazioni si siano sentite rappresentate dalle sue opere (dai fumetti alle più recenti serie tv), in cui l’autore ha spiegato come le situazioni da lui raccontate non vadano a toccare qualche età particolare, bensì chiunque abbia vissuto la sua stessa realtà, con le varie sfaccettature del caso, può sentirsi rappresentato da ciò che vede o legge, a prescindere dalla sua data di nascita, fino alla realtà di vivere in periferia, totalmente diversa da come viene romanzata in diversi film o telefilm, sia sugli aspetti positivi che negativi, sottolineando come non esistano solo quelli. È stato un viaggio breve ma intenso, dove l’artista romano ha avuto modo di raccontarsi a tutto tondo anche su aspetti più personali, intrattenendo un pubblico che, nonostante già lo conoscesse bene, in questo modo ha potuto andare più a fondo sulla sua vita e cogliere aspetti che, ad una prima letta dei suoi fumetti, non aveva colto nell’immediato. A fine evento si è trattenuto per un rapido firmacopie, in quanto ha dovuto fare tutto in tempi stretti.
Alessandro Baraldi