All’esame per la patente con un wi-fi nella mascherina: denunciato ed espulso nigeriano

MANTOVA Nella mattinata di ieri, durante una sessione di Esami di Teoria per il conseguimento della Patente di Guida in corso di svolgimento presso l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile, un esaminatore, passando tra i banchi degli esaminandi, notava illuminarsi la spia del suo dispositivo elettronico abitualmente utilizzato per individuare la presenza di frequenze radio illecite.

L’allarme si attivava nei pressi della postazione di U. O., cittadino nigeriano di 37 anni, pregiudicato per i reati di falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico Ufficiale, immigrazione clandestina, oltraggio e rifiuto di indicare le proprie generalità a Pubblico Ufficiale e guida senza patente. Il Personale della Motorizzazione, per non disturbare gli altri candidati, faceva continuare la sessione d’esame e, nel frattempo, richiedeva alla Centrale Operativa della Questura l’intervento della Polizia.

Dopo essere giunti immediatamente sul posto, gli Agenti della “Volante”, attesa la conclusione dell’esame, avvicinavano U.O. chiedendogli se per caso avesse indosso una qualsiasi apparecchiatura per la ricezione di comunicazioni dall’esterno.

Costui, incalzato dalle domande degli Agenti intervenuti, rispondeva in modo vago ed in evidente stato di agitazione. Quindi, per procedere alla sua completa identificazione, i poliziotti richiedevano al soggetto di abbassare la mascherina che indossava – come prescritto dalla norme governative per il contrasto della pandemia dovuta alla diffusione del virus COVID-19 – al fine di verificare la corrispondenza del viso con la fotografia del suo documento: ed è proprio a questo punto che gli Agenti si accorgevano di come, all’interno di essa, vi fosse occultato un dispositivo WI-FI collegato ‘in diretta” con un complice che – appartato all’esterno della Sede della Motorizzazione Civile – aveva “assistito” U.O. in modo illecito per tutta la durata dell’esame, fornendo al candidato le risposte esatte.

L’uomo, pertanto, veniva fermato ed accompagnato negli Uffici di Piazza Sordello per effettuare tutte le verifiche e gli accertamenti necessari a delineare la vicenda; al termine dei controlli, costui veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Mantova per il reato di “concorso al fine di trarre in inganno un Pubblico Ufficiale nel rilascio di Certificati o di Autorizzazioni Amministrative”.

Tutto il materiale tecnologico usato da U.O. veniva sequestrato allo scopo di poter permettere agli investigatori della Questura di risalire ai complici esterni che, dall’altro capo del collegamento, avevano suggerito a costui le risposte esatte dei quiz degli Esami Ministeriali di teoria per il conseguimento della patente di guida.

L’Ufficio Immigrazione della Questura di Mantova, su disposizione del Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori, ha iniziato il Procedimento Amministrativo finalizzato a decretare, con urgenza, l’Espulsione di U.O. dal Territorio Nazionale.