Aperta la camera ardente per Giuseppe De Donno. I familiari: no a strumentalizzazioni

CURTATONE E’ aperta al pubblico da questa mattina la camera ardente di Giuseppe De Donno allestita nell’aula consiliare di Corte Spagnola a Montanara di Curtatone. L’afflusso di persone per rendere omaggio al medico scomparso martedì scorso sarà regolato in modo da consentire il rispetto delle norme anti-Covid. I funerali si terranno domani alle 10 a Mantova nella cattedrale di Sant’Andrea. A tale proposito i familiari hanno chiesto ai giornalisti, tramite la diocesi, di non fare foto né riprese “televisive all’interno di sant’Andrea prima e durante lo svolgimento del rito funebre che si considera concluso solo all’uscita dalla chiesa. Alla stampa – prosegue una nota della Diocesi di Mantiva – sarà comunicato in tempo il testo dell’omelia di don Cristian Grandelli, parroco di Curtatone, che presiederà la celebrazione di lunedì mattina alle 10. Certi della comprensione e del rispetto del dolore della famiglia, ringraziamo anticipatamente tutti gli operatori dell’informazione per la sensibilità che sapranno, ancora una volta, dimostrare”. Dal canto loro i familiari di De Donno hanno voluto prendere le distanze dai tanti tentativi di strumentalizzazione che sono stati fatti sulla morte del loro caro, e da ultimo quello dei cosiddetti No Vax che ieri in piazza Sordello lo hanno citato come martire. “Giueppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza. Un medico stimato ed apprezzato per aver dato tutto sé stesso per il bene della comunità – hanno scritto i familiari in  un post pubblicato su facebook -. Chi lo conosce realmente sa che nulla di ciò che in questi tristi giorni stiamo leggendo su web, social, quotidiani e striscioni appesi per la città lo rappresentano. In questo drammatico momento il silenzio sarebbe la forma più grande di rispetto e di amore per lui e tutti i suoi cari.Vi ringraziamo per tutto l’amore che viene dimostrato, ma ci sono situazioni private che non possono e non devono essere strumentalizzate”.