Assalti tecnologici ai bancomat, arrestato un moldavo

MANTOVA –  Assaltavano gli sportelli bancomat senza l’uso di ordigni esplosivi, ma prendendone il controllo grazie a strumenti tecnologici con cui ne superavano le difese svuotandoli del contante. Una banda specializzata finita al centro dell’operazione «Jackpotting», avviata un anno fa dai carabinieri del nucleo investigativo di Bolzano che hanno arrestato un cittadino moldavo ed eseguito 9 perquisizioni nei confronti di altre 7 persone. Fra i vari reati ascritti al gruppo criminale spiccano undici «colpi» a sportelli bancomat nelle province di Bolzano, Brescia, Vicenza e Mantova. La particolarità della tecnica utilizzata per impossessarsi del contante contenuto nei bancomat consisteva nel praticare delle piccole aperture sugli apparecchi da cui raggiungere i cavi, collegarsi al sistema con apposite schede d’interfaccia e computer portatili, tablet o smartphone per poi aggirare i sistemi di sicurezza del bancomat, prenderne il controllo e, grazie al lavoro di hacker operanti in remoto dall’estero, fargli erogare tutto il contante contenuto nella cassa. In fase d’indagine sono stati altresì documentati numerosi sopralluoghi in altri istituti di credito del Nord-Est, in alcuni casi effettuati da donne con il compito di scattare foto e fare riprese video. Tra le apparecchiature sequestrate anche un congegno atto a bloccare e disturbare le frequenze radio di telecamere e gps.