Bene i sottopassi Fs, ma la città resta a rischio di effetto Viareggio

MANTOVA L’iter procedurale è pressoché concluso: la conferenza di servizi in corso da tempo, e che si concluderà il 6 marzo, darà il benestare ai due sottopassi per l’eliminazione dei passaggi a livello di Porta Cerese e Cittadella. Con una premessa implicita: Rfi fa un investimento di 39 milioni con la convinzione di aumentare il traffico ferroviario, oggi limitato dai 13 abbassamenti di sbarre a Porta Cerese, e dai 22 di Cittadella. Un incremento del traffico ferroviario che va in linea con la politica green del sindaco Mattia Palazzi, e anche con gli auspici dell’assessore all’ambiente Andrea Murari che proprio ieri, in commissione, vede nel potenziamento dei convogli ferroviari un punto in più per il rilancio di Valdaro.
Insomma, come dire che si chiude una finestra e si apre un portone, a detta delle minoranze. Per Pier Luigi Baschieri capogruppo consiliare di Fi, lo snellimento delle strade conseguente alla eliminazione dei passaggi a livello non andrà a beneficio dei residenti, di Cittadella, Valletta Valsecchi e Valletta Paiolo, che dovranno sorbirsi un traffico ferroviario quantomeno raddoppiato.
E fosse solo una questione di “treni fracassoni”, come da tempo lamentano a Cittadella i residenti di case davvero troppo addossate alle massicciate ferroviarie. Come paventa invece Stefano Rossi, capogruppo di Mantova ideale, «senza nulla togliere alla bontà dell’operazione che elimina le sbarre in due punti strategici della città», resta il serio e incombente rischio prodotto anche dagli attraversamenti di convogli pericolosi.
Lo spettro di Viareggio, in quel 29 giugno 2009, è insomma ancora e sempre in agguato, e così quella terribile esplosione di vagoni ferroviari e i morti che ne derivarono. È consapevolezza comune, come avverte Rossi, che molti dei convogli merci che attraversano la città, proprio sulle linee da e per Verona e sulla tratta per Monselice, coinvolgendo il polo chimico, attraversano gli abitati a pochissimi metri dalle abitazioni.
Da qui la richiesta di garanzie, che Rossi e Baschieri, separatamente, sottopongono al sindaco in forma di interrogazione.
In buona sostanza si chiede al sindaco se in previsione della realizzazione dei due sottoppassi «siano state richieste a Rfi le totali garanzie per tutelare la salute dei cittadini, in termini di inquinamento acustico, a fronte del probabile incremento del traffico merci», e se «siano state richieste a Rfi le totali garanzie per la salvaguardia delle opere d’arte di importanza storica mondiale lambite dalla linea Rfi, per evitare il transito in città di convogli e ferro-cisterne contenenti delle sostanze esplosive e delle sostanze pericolose per la salute dei cittadini».