Botte e stalking, compagno violento alla sbarra

MANTOVA  Maltrattamenti in famiglia, stalking, lesioni, violenza privata, furto e danneggiamento. Questo il novero delle contestazioni ascritte un un cittadino straniero residente nell’hinterland cittadino e finito in manette alla fine dello scorso mese di novembre sulla scorta dell’attivazione della procedura legislativa del codice rosso. I fatti a lui ascritti, e da cui sarà chiamato a difendersi in aula a partire dal prossimo 16 maggio, afferiscono al periodo 2020-2023 quando, dapprima in costanza di convivenza e quindi a seguito di separazione, si era reso responsabile di numerose condotte violente perpetrate, abitualmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ai danni della propria compagna, anche alla presenza del figlio adolescente della donna. In particolare fino al giugno 2023, quando la persona offesa aveva deciso di troncare la loro relazione, avrebbe perseverato in insulti, offese e percosse in ambito domestico per poi prendere, in rapida successione, a molestarla e importunarla a vario titolo, pedinandola, presentandosi sul posto di lavoro o nei luoghi da lei abitualmente frequentati per aggredirla, mosso dalla gelosia, sia verbalmente che fisicamente. Inoltre non sarebbero mancate le telefonate e i messaggi a carattere minatorio a ogni ora del giorno e della notte. In un caso era pure arrivato a pubblicare sul suo stato WhatsApp una foto della ex nuda, al solo fine di denigrarla pubblicamente. In altra occasione si era presentato in un’officina meccanica dove la donna aveva portato l’auto a riparare afferrandola prima per il collo e quindi mettendosi ad inseguirla con la propria auto dopo che la stessa si era allontanata per paura di lui. Infine, presentatosi davanti al posto dove la presunta vittima – difesa nella circostanza dall’avvocato Roberto Cuva – lavorava, le avrebbe anche rubato il telefono cellulare per controllare se aveva ricevuto messaggi o chiamate di altri uomini.