MANTOVA Circa 2.150 preferenze in città contro le 450 del diretto avversario interno Marco Carra. Non sono bastate a Giovanni Buvoli per acquisire la titolarità a livello provinciale per conquistare il seggio al Pirellone. E dire che appena cinque anni fa Antonella Forattini fu eletta al consiglio regionale con appena 2.300 preferenze in ambito provinciale.
Oggi Carra con oltre 5mila e preferenze surclassa Buvoli fermo a 3.800 voti nel suo Pd. Quanto basta al vicesindaco di Mattia Palazzi per dichiarare: «Sono contento dell’esito del voto in città. Il Pd in città premia l’amministrazione comunale. Tantopiù che i dem in provincia hanno ottenuto il 25% rispetto al 21 percentuale della Lombardia. La città mi ha riconosciuto il consenso, ma non è stato sufficiente».
L’esito del voto in ogni caso è stato risolutivo per dirimere una difficile questione di percorso, nel caso Buvoli fosse risultato eletto. Infatti, oltre alla fascia di vicesindaco, in via Roma sarebbero rimaste vacanti anche le deleghe alle attività produttive e al bilancio. Circa le quali, nei giorni scorsi, già si erano spese voci contrastanti, con rivendicazioni da parte sia del Pd che della civica “gialla” Palazzi 2020.
A questo punto, a bocce ferme, tutto rientra nell’ordinarietà: la fascia di vicesindaco rimane in corpo al Pd, e così pure la delega al bilancio, che non pone più problemi al sindaco di successione.