Celebrate in città le cerimonie del Giorno del Ricordo

MANTOVA Si sono svolte due cerimonie in città, nella mattina di ieri organizzate da Prefettura, Comune e Provincia di Mantova, in collaborazione con l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, per commemorare le vittime del massacro delle foibe nel Giorno del Ricordo. Una giornata dedicata anche agli esuli costretti a lasciare Istria, Fiume e Dalmazia nel secondo dopoguerra. La prima cerimonia si è tenuta nei Giardini delle “Vittime delle foibe e profughi istriani, fiumani e dalmati”, nei pressi del Castello di San Giorgio, con la deposizione di una corona d’alloro da parte della Città di Mantova sulla targa commemorativa. A rendere omaggio, schierati in prima fila, sono state le autorità cittadine, tra cui, il prefetto della Provincia di Mantova Roberto Bolognesi, il vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, il questore Annarita Santantonio, il consigliere regionale Marco Carra, i comandanti e rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Polizia Locale, del IV Missili e dei Vigili del Fuoco, oltre ad alcuni sindaci e assessori dei Comuni del territorio provinciale. Presenti alcuni figli e nipoti di esuli, tra cui la consigliera comunale Catia Badalucco, Lorena e Beatrice Blasevich, e Ferruccio Magro, suo padre fu una vittima delle foibe. A rendere omaggio anche gli agenti di Polizia Locale e Provinciale in uniforme, con i Gonfaloni, una delegazione degli Alpini Cremona-Mantova, Luigi Benevelli per l’Anpi provinciale e rappresentanti di associazioni combattentistiche e d’arma con labari e stendardi. La cerimonia, sempre alla presenza delle autorità, è continuata nell’Auditorium del Conservatorio “Campiani” alla presenza di vari studenti del Liceo Belfiore e del Liceo Isabella D’Este di Mantova indirizzo Coreutico, accompagnati da alcuni insegnanti. L’apertura delle celebrazioni, con i saluti istituzionali, ha visto l’intervento iniziale del prefetto Bolognesi. Il convegno, presieduto dal presidente Allegretti, è continuato con la prolusione dal titolo “La più complessa vicenda del confine orientale” a cura di Arrigo Bonifacio dell’Università di Udine, dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale. Infine, gli interventi del vicesindaco Buvoli, in rappresentanza del sindaco Mattia Palazzi impossibilitato ad essere presente, e del presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani. Le autorità negli interventi hanno sottolineato l’importanza della giornata per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo forzato dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, anche il deputato mantovano Carlo Maccari, sindaci, assessori e consiglieri del territorio mantovano, Dino Grebaz esule e delegato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il presidente della Comunità Ebraica di Mantova Aldo Norsa, rappresentanti del Conservatorio “Campiani” e dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. La consigliera Badalucco ha ricordato che: “il Consiglio comunale di Mantova ha accolto la mia proposta per la collocazione di una targa commemorativa in ricordo dei profughi istriani, fiumani e dalmati che presto sarà collocata presso la via 8 Marzo, nel quartiere di Valletta Valsecchi. Zona della città dove nel 1950 sono state consegnate le prime case per gli esuli”.