Chiesti 3 anni e 4 mesi per il tecnico esperto di “schilometraggio” di auto usate

MANTOVA  Tre anni e 4 mesi di reclusione: questa la richiesta della procura di Mantova nei confronti di Salah Eddine M’Hamdi, 35enne marocchino, accusato di associazione per delinquere nell’ambito dell’inchiesta sulle auto schilometrate. M’Hamdi, che è difeso dall’avvocato Andrea Rossato, è l’unico tra gli imputati coinvolti in questa indagine che ha scelto di affrontare il processo con rito abbreviato. Secondo quanto ricostruito dall’accusa il 35enne era l’addetto allo schilometraggio delle auto che venivano poi messe in vendita. M’Hamdi avrebbe agito come una sorta di libero professionista della truffa: arrivava nell’autosalone in cui c’era qualche auto cui abbassare il chilometraggio con la sua valigetta all’interno della quale c’era l’attrezzatura necessaria allo scopo. Sarebbe stato pagato 80 euro per ciascun intervento. Ieri davanti al gup Beatrice Bergasmasco si è tenuta la discussione del processo. La procura ha chiesto il massimo della pena previsto per questi casi: 5 anni di reclusione poi ridotti a 3 anni e 4 mesi in virtù del giudizio con rito abbreviato che garantisce all’imputato lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. dal canto suo l’avvocato Rossato ha chiesto per il suo assistito l’assoluzione e in subordine il minimo della pena. La sentenza è attesa per il prossimo 28 giugno. La vicenda per la quale il 35enne marocchino è a processo riguarda l’operazione Formula, che aveva portato all’arresto, tra gli altri, del noto imprenditore mantovano Piervittorio Belfanti, amministratore di società quali Gold Car e Formula Auto, dove alle auto usate provenienti dall’estero veniva abbassato il chilometraggio prima di essere messe in vendita.