Cna lancia l’allarme: il 50 % del credito bancario alle imprese è congelato

MANTOVA – Gli artigiani lanciano l’ allarme paventando che quasi il 50% del credito bancario alle imprese sia congelato per effetto delle moratorie sui prestiti bancari e del Fondo di garanzia per le Pmi.
A fine giugno infatti scadranno le moratorie sui prestiti e bisognerà fare i conti con le imposizioni delle linee guida dell’Autorità bancaria europea. «Ciò vuol dire che un repentino ritorno alla normalità delle regole ordinarie – spiega la responsabile Cna dell’area credito Sara Ferrarini – rischia di mettere a rischio centinaia di migliaia di imprese, di cui molte sono imprese artigiane sia di servizio che di produzione per carenza di liquidità. Si rischia insomma il default».
Cna ribadisce la richiesta al governo di definire con urgenza «una exit strategy rispetto alle misure straordinarie adottate per arginare gli effetti devastanti della pandemia sulle attività economiche» aggiunge la Ferrarini.
Per scongiurare possibili gravi shock sul sistema bancario e sul tessuto produttivo, la Ferrarini pone l’accento di «prorogare alcune misure in scadenza a giugno prossimo; somministrare massicce dosi di flessibilità al sistema regolamentare comunitario, a partire dalle norme sul default e dal calendar provisioning. È urgente individuare strumenti per favorire la rinegoziazione di circa 200 miliardi di euro di esposizioni congelate con le moratorie. Occorre rivitalizzare il sistema dei Confidi – conclude Sara Ferrarini – che ha dato prova di sostenere con efficacia l’imprenditoria diffusa nella crisi in corso, e ottimizzare l’operatività del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese».