Con Letizia Moratti per dare una svolta: il poker di candidati mantovani in rampa di lancio

MANTOVA Sono state depositate a Milano le candidature per le prossime elezioni regionali della lista civica Letizia Moratti Presidente. A rappresentare la provincia di Mantova in regione Lombardia sono stati chiamati da Letizia Moratti: Stefano Desideri, Maria Pia Aldrovandi, Carlo Alberto Malatesta e Elisa Grazioli.
“Ho scelto di correre con Letizia Moratti – spiega Stefano Desideri – perché si è messa in gioco con una lista civica, perché è una manager di grande qualità, perché, grazie alla visione e al pragmatismo che la contraddistingue, saprà far ripartire la Lombardia restituendole un ruolo di riferimento in Europa”. Stefano Desideri, laureato in ingegneria meccanica e con un MBA conseguito a Coventry, già coordinatore per la Lista Moratti, motiva così la sua decisione di scendere in campo con la lista civica “Letizia Moratti Presidente”. “Una politica divisa fra destra e sinistra estreme è evidentemente un vicolo cieco per il nostro Paese. Ci vuole un contenitore nuovo per restituire voce ai cittadini che non si ritrovano in posizioni fortemente connotate dal punto di vista ideologico, ma vogliono risposte concrete ai loro bisogni. Gli obiettivi della candidatura sono chiari. Non si può continuare a dare risposte emergenziali a problemi strutturali, serve un approccio riformatore per modernizzare il sistema e programmazione per renderlo capace di agire in modo preventivo”.
“Ho deciso di accettare la candidatura nella lista di Letizia Moratti – interviene Maria Pia Aldrovandi- rilevando nel suo programma per il governo della nostra regione , tutti gli spunti e gli obiettivi appartenenti al Civismo, che ha sempre contraddistinto il mio impegno sul territorio mantovano e non solo. Il mio percorso lavorativo nel mondo della sanità mantovana, sia a livello ospedaliero sia farmaceutico, mi ha permesso di rilevare le criticità presenti, ma soprattutto di cercare costantemente le soluzioni con concretezza e pragmatismo. Attraverso un programma che parte dall’ascolto dei bisogni dei cittadini, possiamo dare alla nostra provincia e alla nostra regione la modernità e l’efficienza per l’accesso alle cure primarie, la presa in carico dei pazienti cronici, la carenza dei medici di medicina generale e la riduzione delle liste d’attesa, sfruttando innovazione e digitalizzazione”.
Carlo Alberto Malatesta spiega le ragioni della sua scelta “Ho accettato di candidarmi nella lista Moratti perché è un progetto concreto che ha come obiettivo principale quello di ridare voce e opportunità ai territori e alle loro specificità. In questi cinque anni la provincia di Mantova ha scontato una mancanza di rappresentatività presso la Regione. Il mio intento, forte anche dell’esperienza acquisita alla guida del mio Comune, è proprio quello di rimettere il nostro territorio al centro della vita amministrativa della Regione senza perdere tempo in progetti inattuabili ma, al contrario, investendo in interventi concreti su temi importanti come la sanità, il lavoro e la cura del territorio. La provincia di Mantova deve tornare ad avere peso e considerazione nella nostra regione”.
“Concreta, dinamica e tenace sono le doti attribuite a Letizia Moratti ed è il modello di Lombardia a cui aspiro”. Introduce così la candidatura, Elisa Grazioli, Impiegata presso un’azienda mantovana al servizio delle multiutility, 53 anni. Come Malatesta, anche Grazioli ha una formazione da amministratore locale: ha ricoperto sia l’incarico di vicesindaco sia quello di assessore presso il comune di Borgoforte, esperienza che le ha permesso di toccare con mano i veri problemi dei cittadini. “Sanità e trasporti sono i temi che ritengo prioritari e a cui in questi cinque anni nessuno ha saputo dare voce portandoli all’attenzione dell’amministrazione regionale. Dobbiamo agire in fretta e con progetti concreti per risolvere questi due problemi che pesano enormemente sulla qualità della vita del Lombardi”. Per Elisa Grazioli, il tema dell’autonomia regionale merita di tornare ai primi punti dell’agenda di governo: “Sono passati quasi 6 anni da quando quasi 3 milioni di Lombardi votarono a favore del referendum per l’autonomia poi messo nel cassetto e riesumato ogni tanto a scopi elettorali. Credo sia giunto il tempo di concretizzare il progetto che rappresenta una opportunità di crescita per la nostra regione e per poter offrire ai cittadini servizi migliori”.