Condanna di 2 anni per bancarotta documentale

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MANTOVA – La cooperativa di cui era presidente, la Atlas, una ditta di facchinaggio, aveva cessato l’attività e lui l’aveva semplicemente abbandonata a se stessa lasciandola morire, come si dice in casi del genere. Nel 2017, però, 8 anni dopo questo abbandono, il Ministero dello Sviluppo aveva constatato che quella società non era mai stata liquidata e che la sua posizione era ancora aperta e ne aveva quindi disposto lo scioglimento coattivo che aveva portato al fallimento del 2018 e al processo per bancarotta nei confronti di Mustapha Anwar , presidente della coop, che ieri è stato condannato a due anni di reclusione. Secondo l’accusa il buco lasciato dalla Atlas era di circa 200mila euro, metà dei quali (104mila) sarebbero stati distratti. Il Pm Fabrizio Celenza ha chiesto e ottenuto la condanna dell’imputato a due anni di reclusione per bancarotta documentale relativamente ai libri contabili spariti. Il difensore di Anwar, avvocato Massimo Lodi Rizzini ha comunque ottenuto per il suo cliente l’assoluzione dalle accuse di bancarotta per detrazione e semplice.