Contagi in salita. Mantova rischia di finire in zona gialla

MANTOVA  Ferragosto in zona bianca, ma da lunedì 16 la situazione potrebbe cambiare: i numeri di contagi e ricoveri sono in crescita in alcune regioni e lasciano intravedere un possibile ritorno in zona gialla. A rischio, in modo particolare, Sicilia e Sardegna. Poi ci sono le province a rischio, e quelle lombarde quelle più vicine al passaggio alla zona gialla sono Mantova e Varese. La nostra provincia e quella varesina sono infatti le uniche in controtendenza sul fronte del contagio a livello regionale, e questo in una situazione generale che appare stabile se non addirittura in miglioramento in Lombardia, dove l’incidenza – vale a dire uno dei parametri che viene abitualmente considerato per “colorare” le regioni sulla base delle classi di rischio – è a 45,8 casi su 100mila abitanti. A superare questa media per ora sono proprio i territori di Mantova e Varese secondo gli ultimi rilevamenti di Regione Lombardia. Una situazione allarmante che però è tutt’altro che sorprendente quella in cui si trova Mantova. A livello di persone attualmente positive presenti sul territorio la nostra provincia ha registrato un aumenti esponenziale. Secondo il più recente report di Ats Val Padana, con dati aggiornati allo scorso 1 agosto, gli attuali positivi mantovani sono 498 contro i 341 della settimana precedente (25 luglio) per una differenza di 157 contagiati. Una differenza ancora più eclatante è quella che emerge dal confronto dei contagi presenti sul territorio nell’arco di un mese; 424 in più con i 498 al primo agosto scorso rispetto ai 74 che risultavano il 4 luglio. Mantova è del resto la provincia lombarda che ieri ha registrato la maggiore percentuale di incremento giornaliero (+0,10% contro la media regionale di +0,06%). Sempre a livello regionale la nostra provincia si trova nelle primissime posizioni per quel che riguarda la percentuale di contagi in base alla popolazione insieme a Varese, Como e Monza Brianza, con una media di 9,002% contro quella regionale dell’8,564% e quella nazionale che è del 7,3%.