Contro i furbetti dei rifiuti, ecco fototrappole nascoste nei cestini

MANTOVA  Era stato annunciato come misura estrema per combattere l’abusivismo nel conferimento dei rifiuti. Adesso si passa ai fatti: le fototrappole stanno per arrivare in via Roma per essere disposte “a sorpresa” nei punti strategici dove i furbetti delle spazzature sono più soliti gettare sacchetti che la raccolta differenziata non consentirebbe. E la modalità di strumentazione non l’ha scelta in verità il Comune, bensì la Soprintendenza archeologica.
Che forma avranno queste fototrappole? Semplice: un cestino. Un normale cestino di raccolta rifiuti come tanti se ne vedono in giro, ma con meccanismi e sensori particolari, e soprattutto con un sistema di videosorveglianza in grado di monitorare e fotografare eventuali violazioni.
I nuovi sistemi funzionetranno a breve in viale Montello,
piazza Broletto, piazza Bertazzolo, piazza Concordia, piazza Cavallotti, via Pescheria e sul lungorio IV Novembre; tuttavia, per alcune situazioni particolari, la Soprintendenza ha espresso parere favorevole subordinando l’efficacia di tale autorizzazione all’osservanaza di alcune prescrizioni tra le quali, appunto, l’installazione di un finto cestino per contenere il contatore dell’utenza dell’energia elettrica che alimenta l’impianto di piazza Concordia. Via Roma, fra le varie offerte, ha optato per quella presentata da Athena Srl di Cantù, che, al lordo dell’iva al 22%, compresa per la fornitura e la posa del finto cestino, installerà la fototrappola con 902,80 euro.