Cooperative in Thun e Iveco: situazioni risolte

MANTOVA A seguito delle denunce ricevute e trasformate in cause nei confronti della Cooperativa Atlantide operante in Thun (responsabile in solido) a Valdaro, presso il Tribunale di Mantova sono stati siglati 3 verbali di conciliazione innanzi al giudice del lavoro, Silvia Fraccalvieri, fanno sapere dalla Fit Cisl, i cui vertici di categoria fanno anche presente che la Thun non si è mai presentata in Tribunale né tantomeno costituita. I lavoratori reclamavano di essere stati pagati con una retribuzione di livello inferiore rispetto alla propria mansione lavorativa e la Cooperativa, anche non riconoscendolo, ha preferito transare per evitare l’alea del giudizio. “Per quanto ci riguarda – recita una nota del responsabile del presidio di Mantova di Fit Cisl Lombardia,  Emanuele Monti – significa che la cooperativa ha semplicemente cercato di ridurre il danno di cui era artefice. Ora speriamo che i lavoratori prendano coscienza di ciò e reclamino (anche nostro tramite) il diritto ad una giusta e corretta retribuzione…. diversamente parliamo di sfruttamento”. La stessa sezione trasporti di Cisl Mantova ha emesso sempre ieri un comunicato riguardante una vicenda che riguarda Iveco presso il magazzino di Suzzara in via Sbarzagola, dove la Società P & P ha preferito internalizzare i lavoratori la cui situazione riguardo a sicurezza e contratti era stata denunciata sempre da Fit Cisl, per averne un diretto controllo ed ottimizzare le lavorazioni. “Il risultato di ciò, per quello che riferiscono i lavoratori – precisa il sindacato – , è che la sicurezza nel magazzino è fortemente migliorata, nelle turnazioni vi sono più lavoratori e gli stessi non ricevono più alcuna pressione per aumentare la produzione. Questo ha comportato serenità e qualità nel lavoro svolto. Con i suddetti risultati – prosegue la nota sindacale – rispondiamo a chi ci ha accusato di voler fare protagonismo, e rilanciamo dicendo, lasciate le vostre poltrone e scendete tra i lavoratori a vedere come vivono invece di fare la guerra dei poveri”.