Corneliani Vs. Investcorp: si decide in gennaio

MANTOVA Era da poco passato il mezzogiorno di ieri quando la notizia ha iniziato a diffondersi nell’ambiente sindacale e alla Corneliani: il Tribunale di Brescia ha disposto il rinvio del giudizio al 10 gennaio del prossimo anno, circa la procedura 2409 tra gli azionisti del gruppo; un ricorso intentato dalla stessa famiglia Corneliani, azionista per il 49% del capitale sociale, verso il fondo arabo-britannico Investcorp, socio di maggioranza.
La notizia è stata recepita con soddisfazione dalle rappresentanze dei lavoratori, tanto che nel comunicato congiunto siglato Filctem Cgil Mantova, Femca Cisl Asse del Po e Uiltec Uil Mantova si legge: «In vista del 2020 questa è una prima boccata d’ossigeno per le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda. Sempre nella mattinata del 10 gennaio è stato calendarizzato l’incontro previsto dalla legge con le organizzazioni sindacali sulla procedura di fusione in atto tra Corneliani Spa e Sarti Srl (controllata di Investcorp, ndr)».
La buona notizia, come si intende, starebbe tutta nel fatto che si dà ancora un certo margine di mediazione alle parti per potere trovare una intesa in grado di salvare tutte le componenti di questo braccio di ferro, ma soprattutto i 130 lavoratori su cui pesa lo spettro del licenziamento annunciato a inizio novembre. Tagli che al momento sono stati congelati dalle intese raggiunte dai sindacati con i vertici aziendali, dapprima il 19 novembre, e quindi confermati nel congelamento dallo stesso nuovo amministratore delegato  Giorgio Brandazza il 13 dicembre scorso.
La famiglia Corneliani è giunta al corpo a corpo con i soci di maggioranza imputando a questi gli esiti negativi di una gestione che ha raccolto un’azienda in utile (nel 2015 i ricavi erano di 114,2 milioni, con un margine operativo lordo di 1,8, oltre a una liquidità netta di 2 milioni) portandola a un’esposizione di 12 milioni di perdite. Inoltre, la stessa famiglia, nel ricorso presentato a Brescia, imputa ai fondo mancati investimenti per 17 milioni.