Dall’inferno afghano a Mantova per iniziare a rivivere

MANTOVA Sono arrivati in città i due nuclei familiari di profughi afghani che il Comune di Mantova si è dato disponibile di ospitare sin dai primi giorni dell’esodo. Si tratta di una coppia di laureati coi loro tre figli, e di una madre, rimasta vedova del marito alcuni anni fa, con quattro figli. Le due famiglie hanno già trovato collocazione presso la cooperativa Hike. Dell’arrivo ha dato notizia lo stesso sindaco  Mattia Palazzi, che ha accolto i profughi assieme all’assessore al welfare  Andrea Caprini: «Avevamo da subito dato la disponibilità ad accoglierle e così stiamo facendo. È giusto farlo e nessuna polemica o insulto ricevuto mi farà mai cambiare idea. Non potranno mai dimenticare ciò che hanno vissuto, ma possiamo aiutarle a trovare pace e amicizia qui. La prima cosa che faremo sarà aiutarli a imparare l’italiano. Mi sono impegnato da subito per avviare il percorso di inserimento dei bimbi nelle nostre scuole. Sono certo che si faranno subito tanti nuovi amici e nuove amiche» ha concluso il sindaco.