“Deportare i no vax”, polverone sul consigliere di Sinistra italiana

MANTOVA «Va beh ma è un presidio di minorati mentali, capre no vax e feccia sottoproletaria guidata da ratti neri e rossobruni. Fosse stato per Nikolaj [lenin, ndr] sarebbero già dovuti partire treni piombati per la Siberia». Faccini sorridenti qua e là non hanno cambiato il tenore del post del consigliere comunale suzzarese  Andrea Cantoni che ieri ha sollevato un vespaio nel popolo di Facebook facendo diventare virale il suo attacco ai no vax e ai presunti sobillatori di destra che accompagnavano in foto questo post.
Una miriade di attacchi a Cantoni è arrivata sia su Facebook che su Twitter. Al punto che lo stesso autore cerca di smorzare i toni: «Mi stanno massacrando. La vittima a questo punto sono io. Mi stanno screenshottando e decontestualizzando quel commento facendolo girare in modo virale. Avevo messo anche le faccine che ridono per dimostrare che non c’era accanimento nelle mie parole», commenta Cantoni. Qualche parola in sua parziale difesa arriva anche da  Fausto Banzi, segretario di Sinistra Italiana, di cui Cantoni è militante e rappresentante in Comune: «È un post che usa espressioni colorite, ma Cantoni lo fa scherzando. Prendo atto che la sua era una battuta, anche se, per carità, chi occupa posizioni istituzionali dovrebbe dare l’esempio».
E  Carlo Berini di Articolo 3, non mette attenuanti: «Verificheremo, ma qualsiasi istigazione alla violenza o alla discriminazione viene da noi segnalata o ai social o alla Procura La dignità delle persone va tutelata senza distinzioni».