Disagio minorile, esplodono gli affidamenti

MANTOVA – I numeri parlano chiaro: nella sola città di Mantova i minori finiti in comunità negli ultimi anni è esponenzialmente salito, a dimostrazione di un disagio sociale diffuso, mentre quelli dati in affido dimostrano una contrazione a segnale del sempre minor numero di famiglie disponibili a occuparsi di un minore allontanato.
La crisi socio economica generata dalla diffusione dell’emergenza sanitaria degli ultimi due anni ha colpito duro e i primi a rimetterci sono proprio quei nuclei familiari più fragili, in generale, e i minori in particolare. «La politica e le istituzioni locali non devono fare come gli struzzi nascondendo la testa sotto la sabbia, ma devono intervenire con azioni concrete», raccomanda il capogruppo comunale di Forza Italia Pier Luigi Baschieri, che si è servito di un accesso atti per formulare alla stessa amministrazione una proposta utile ad arginare il problema: qui serve un garante per fare fronte a numeri cresciuti a dismisura negli ultimi anni, e la cui prospettiva è addirittura peggiorativa.
Infatti, oltre al caos pandemico, Baschieri vede dietro l’angolo degli affidi (oscillanti fra gli 87, i 94 e gli 88 dell’ultimo triennio) nuove possibili minacce sociali: «Alla contrazione delle famiglie ospiti, dobbiamo aggiungere il riacutizzarsi del fenomeno dell’abbandono scolastico, come di recente certificato anche dall’Associazione delle scuole mantovane (Aisam), causato dagli ultimi due travagliatissimi anni scolastici influenzati anch’essi dalla pandemia. Disagio su disagio, insomma», rimarca il capogruppo azzurro.
Per tutti questi motivi, Forza Italia presenta una mozione per l’istituzione del “garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza”, figura terza di garanzia che non si occuperà dei singoli casi ma fungerà da stimolo per promuovere i diritti dei minori nell’agire dell’ente e del terzo settore. Una sorta di difensore non come organo sovraordinato, ma come figura super partes: «Città come Milano, Genova e Palermo si sono già dotate di questa nuova figura», conclude Baschieri.